venerdì 1 giugno 2007

Un dovere morale: più spazio per Seba

In quel di Pontedera, esordio convincente del nuovo ciclo dell'Under 21 che ha abbattuto la sterile resistenza albanese con un perentorio 4-0, a firma di Acquafresca, Dessena, Criscito e Lupoli. Ottime prestazioni di Criscito e Giovinco, sfortunato Marchisio, infortunatosi nell'azione del primo gol. Il nome di Sebastian è stato probabilmente quello più pronunciato dalla coppia di telecronisti Rai. Il folletto bianconero ha sciorinato numeri di classe, lanci illuminanti, e, tanto per non farsi mancar nulla, pure un sombrero. Il povero Shoshi, cognome da cartone animato, ha perso tre anni di vita nel tentativo di fermarlo. Curioso che uno dei più grani protagonisti della partita sia stato un ragazzo che ha giocato solo 15 minuti, illuminati dal suo talento cristallino, nel calcio dei grandi. D'accordo la concorrenza, ma non basta per giustificare un minutaggio così esiguo nella stagione che veniva considerata come l'ideale per lanciare talenti. Osannato dalla curva al momento dell'ingresso in campo contro il Bologna, già da tempo soggetto di animate discussioni tra tifosi bianconeri nei forum sparsi per la Rete: tutto questo, e molto di più, è Sebastian Giovinco. In vista della prossima stagione è stato promesso al Vicenza. Con tutto il rispetto possibile, per un giocatore di tale spessore confrontarsi con Nastos, Fissore e Schwoch non è il massimo. Deve allenarsi e giocare con chi, calcisticamente parlando, parla la sua stessa lingua, dando del tu al pallone. Piuttosto che prestarlo in A, dove c'è il rischio concreto che, date le sue caratteristiche, parta spesso e volentieri dalla panchina, meglio tenerlo con Nedved e Del Piero, i quali, tenendolo sotto la loro ala protettiva, non possono che aiutarlo a completare la maturazione.Sebastian, contro Standard Liegi, Bologna e Albania, ha dimostrato di poter essere devastante partendo da sinistra per poi accentrarsi e sfruttare piedi deliziosi e visione di gioco fuori dal comune.
Vice-Nedved, insomma, da buttare nella mischia quando la squadra necessita di un'iniezione di freschezza e fantasia.
Basta crederci, e date le credenziali, non dovrebbe essere difficile

Non mi risulta che Fabregas e Messi siano andati in prestito per maturare. Al contrario, sono cresciuti con a fianco, rispettivamente, Vieira e Ronaldinho. I risultati si commentano da soli. Il ragazzo non è un fenomeno di You Tube, degno erede di Denilson e Kerlon.
La differenza tra un buon giocatore e il futuro campione non sta solo nei piedi, ma anche e soprattutto nella testa e nello stile di gioco. C'è chi si perde in ghirigori, doppi passi e fronzoli vari (vero Palladino?) e chi invece, pur essendo dotato da Madre Natura di piedi in grado di regalare emozioni vere, preferisce un gioco semplice e maggiormente efficace, per quanto illuminato da una maestria non comune. A quest'ultima categoria appartiene Giovinco, che è
stato capace di trasformare il fisico minuto da debolezza in punto di forza. Il sig. Palladino dovrebbe prendere lezioni di concretezza dal più giovane compagno, un tipino deciso, con la faccia tosta e il talento per sfondare a grandi livelli.
Vai Seba, facci sognare, anche dai tuoi piedi passa il futuro della Vecchia Signora.
Sono giocatori del genere a fare del calcio lo sport più amato.
Largo alla fantasia e alla tecnica, largo al folletto Giovinco.

Nessun commento: