domenica 10 giugno 2007

'Resta con noi, Valeri Bojinov!'

Più che una speranza, un sogno, una splendida utopia.
Un grande talento incompreso, Valeri Bojinov.
Fino a due settimane fa, il tecnico gli avrebbe preferito pure Zalayeta zoppo.
Minuti su minuti passati a riscaldarsi e vedersi passar davanti chiunque.
Tanta amarezza accumulata nel corso degli ultimi mesi.
Il ragazzo veniva descritto come immaturo, poco professionale e spacca-spogliatoio.
Evidentemente, leggende metropolitane. Parole fuori luogo non se ne ricordano, nonostante l'ostruzionismo cronico di cui è stato vittima.
Alla luce dei recenti accadimenti, non è da escludere una sorta di ripicca da parte del tecnico francese verso la società. Per la stima e la considerazione che ho dell'uomo Deschamps, spero che tale ipotesi sia totalmente infondata.
Bojinov, dunque. Tatticamente il ragazzo è indisciplinato, d'altronde il suo maestro è un certo Zdenek Zeman, colui che dell'organizzazione tattica non ha certo fatto un credo.
Le sue qualità compensano questa lacuna, che nel tempo dovrà essere almeno parzialmente colmata. Velocità e generosità accompagnate da una buona tecnica, fiuto del gol e una 'castagna' mancina da fuori non indifferente.
Quest'oggi ha giocato 20 minuti, e ha dato un saggio delle sue qualità, vedendosi annullare uno splendido gol (in realtà sarebbe stato attribuito a Zebina, ma 'moralmente' la paternità era del bulgaro), dopo aver superato sullo stretto, in dribbling, due avversari, con tiro di sinistro a rientrare.
Nessuna scenata da parte sua, al contrario di Trezeguet che ha pensato bene di mostrare a tutti il suo malcontento.
E pensare che le cifre dicono parlano a favore del bulgaro: 1 gol ogni 141 minuti. Davvero niente male, considerando anche l'utilizzo a singhiozzo.
Ha ingoiato bocconi amari, situazione non nuova per lui.
Arrivato a Firenze dopo una mezza stagione strepitosa a Lecce Firenze, dopo aver realizzato il primo gol in viola, si è strappato, rientrando in tempo per realizzare un gol decisivo per la salvezza.
L'anno dopo, nonostante la concorrenza di Pazzini, Toni e Jimenez (da gennaio) e l'esclusione dalla rosa a gennaio, quando gli venne impedito di passare all'Inter, ha comunque giocato una buona stagione.
Mancava ancora qualcosa per affermarsi. Meglio lasciare Firenze, e quale occasione migliore della Juventus?
In comune, una gran voglia di rivalsa. Arrivato con tantissimo entusiasmo e speranze, ben presto i buoni propositi sono giocoforza decaduti di fronte a cotanta di scarsa considerazione da parte di Mr. Deschamps.
Il principale rammarico di questa stagione è proprio l'aver visto marcire in panchina un grandissimo talento come il bulgaro, la cui duttilità tattica (sia prima che seconda punta) si è trasformata in un'arma a doppio taglio. Il suo ruolo ideale sarebbe centravanti mobile, alla Rooney.
Di questo, in futuro, ahimè, non ci dovremo più preoccupare. Bojinov tornerà a Firenze, e da lì chissà.
Meglio spendere 9.5 milioni per Iaquinta piuttosto che riscattare la metà di Valeri? E' proprio vero che il calcio non è una scienza esatta, ed in quanto tale è opinabile.
Ho sempre creduto in Bojinov, non so se esploderà l'anno prossimo o più avanti. Ma ce la farà, gli basta trovare l'ambiente adatto.
Può piacere o no, ma almeno riconosciamogli un impegno e una professionalità rara in un giovane. Se solo Palladino avesse la metà della sua grinta.
Che dire, caro Valeri.
Con tutto il cuore, auguri per una carriera straordinaria, costellata di soddisfazioni.
Te la meriti, davvero.
Quando sfonderai, potrò dire "Io l'avevo detto".
Ma sarà una frase piena di amarezza, perchè tutto ciò avverrà altrove.
Good luck, Bojo, sei un grande.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bojo, ti auguro con tutto il mio cuore la migliore carriera possibile per te. Sei un grande. IDOLOOOOOOOOOOO

Anonimo ha detto...

bojo andrà a firenze (e io aggiungo purtoppo)

Anonimo ha detto...

Vado controcorrente e dico che Bojiunov non è da Juve. Secondo voi perche' la fiore lo mandera' anche il prossimo anno n presisto? un motivo ci deve pur esssere.-
apèriamo gli occhi please

pinturicchio_87 ha detto...

In viola, l'anno scorso, con un modulo diverso, nonostante sia stato messo fuori rosa a gennaio, ha giocato più o meno quanto il Pazzo. Prandelli considera Bojinov un centravanti di movimento. Avendo optato per un unico riferimento offensivo vero (Toni), uno tra Bojo e Pazzini è di troppo. Considerando che a destra, nel progetti originari, doveva giostrare un'ala pura (Santana), quindi un giocatore con caratteristiche molto diverse da Valeri, anche questa ipotesi, al limite, viene a decadere. Una delle armi migliori della Fiorentina sono i cross di Pasqual (in teoria pure quelli dell'ex palermitano, poi venuto a mancare per infortunio), al quale Toni deve molto. Pazzini di testa è superiore a Bojinov, così come è più abile nel coprire il pallone spalle alla porta. E', insomma, meglio intercambiabile con Toni, per cui è normale che sia stato ceduto Bojo, anzichè Giampaolo.
Prandelli e Corvino, tra l'altro, credono nel ragazzo, e non hanno mai lesinato elogi, anche a distanza, per il ragazzo, sopportando l'intemperanza di gennaio (che lo ha 'condannato' ad essere etichettato come 'cattivo ragazzo') e riaccogliendolo come una sorta di figliol prodigo.

pinturicchio_87 ha detto...

Aggiungo, pardon per la dimenticanza: l'anno prossimo Pazzini sarà titolare. Il perchè della scelta l'ho già detto nel post precedente. Giampaolo è un grandissimo talento, attaccante completo, ma... non ha ancora mai superato i 10 gol in stagione. Da un lato la certezza dell classe e delle potenzialità, dall'altro, l'assenza, nel suo passato, di stagioni ricche di gol. Necessita di essere affiancato da un attaccante esperto e con molti gol alle spalle e che stia tranquillo in panchina. Ovviamente, caratteristiche che non ha Valeri. Sarà dunque, molto probabilmente, Amoruso l'alternativa. A destra agirà Semioli, in alternativa Santana (trattasi di esterni d'attacco, ali offensive). A sinistra, Mutu o Lupoli (seconde punte rapide e fantasiose, con il primo che gioca più vicino alla porta). Quindi le esigenze tattiche della Fiorentina riducolo lo spazio di Valeri, come accadde, tempo fa, a Maresca, che non per questo è scarso. Venne ceduto ed esplose a livello internazionale, tra l'altro.