venerdì 22 giugno 2007

Non ti dimenticheremo, Roberto

Doveva essere il giorno di Almiron e Tiago. I due, come previsto, sono stati annunciati, ma la giornata è velata da un'atmosfera di tristezza.
Le strade di Roberto Bettega e della Juventus si dividono dopo 13 anni di fruttuosa collaborazione. Prima come vice presidente, membro meno appariscente della Triade che tante gioie ci ha regalato, poi, nell'anno della B, consulente di mercato a fianco del giovane DS Secco.
Il contratto di collaborazione, in scadenza il 30 giugno, non verrà rinnovato. Con lui, se ne va un altro pezzo di storia, alla quale il nuovo corso societario sembra voler voltare le spalle.
Bettega ha contribuito fattivamente alla conclusione delle operazioni di mercato in vista della prossima stagione, probabilmente con la consapovelezza che ogni affare poteva essere l'ultimo nella sua esperienza dirigenziale.
Accantonato, si dice, per far spazio a Cabrini, o comunque a qualcuno che non sia legato all'epopea moggiana.
L'operazione di 'pulizia' ha dunque trovato il suo culmine. Ormai l'ultimo anello di congiunzione in Corso Galileo Ferraris con il passato è rappresentato dal Direttore, Sportivo (l'unico Direttore sarà sempre e solo Luciano Moggi) Alessio Secco, la cui posizione, nonostante il brillante andamento della campagna acquisti, potrebbe essere rivista tra qualche tempo.
La bufera estiva non ne ha intaccato l'immagine, anzi, è uscito ferito negli affetti, visto che in una telefonata Moggi ne dileggia il figlio.
Ha accettato un brusco ridimensionamento, niente ufficio, niente auto aziendale, ha lavorato nell'ombra per amore della Vecchia Signora, eppure, con il suo carisma e la sua esperienza, ha aiutato Secco a districarsi in quella giungla che è il calciomercato.
Ha sopportato la dura ed ingiusta contestazione prima della sfida contro il Bologna.
Negli anni della Triade non era un semplice uomo immagine. E' stato presidente del G-14, il consiglio del calcio che conta, il che garantisce aggangi importanti. Ha partecipato ad importanti trattative di mercato, come quella che ha condotto Vieira a Torino.
L'ultima immagine di Bettega legata a Moggi e Giraudo è, però, struggente. Era il 7 maggio 2006, la Juve batte il Palermo, John Elkann scarica la Triade, Bettega piange. Non riesce a trattenersi come Moggi, sanno che la bufera è imminente. Roberto, uomo sensibile, con la Juve nel cuore e nell'anima, si lascia andare, e l'immagine di lui che con la mano sinistra tenta di mascherare le lacrime è rimasta nella mente dei tifosi bianconeri.
Impossibile dimenticare quei momenti.
Come non si possono scordare i 178 gol realizzati in maglia bianconera, il gol di tacco nella tana del Milan, il lungo stop causa tubercolosi, il rientro, più forte di prima, con la conquista della Nazionale, esperienza culminata con lo splendido gol nel Mondiale argentino proprio contro i padroni di casa e futuri campioni del Mondo, la dolorosa rinuncia a Spagna '82, maledetto fu quel terribile infortunio al ginocchio.
Tutto questo, evidentemente non è bastato. Cuore bianconero e competenza, niente a confronto dell'accostamento con la Triade, vero? Ha probabilmente pagato tutto ciò.
Come se aver fatto il bene della Juve sia una colpa. L'attuale dirigenza ne deve fare di strada, e ne dovrà mangiare di polvere prima di raggiungere i fasti di 12 anni indimenticabili. Bobby-gol poteva essere l'uomo giusto per facilitare il ritorno della Juve ai livelli che le competono.
Il suo amore per la Juve e le sue capacità dirigenziale non possono certo essere messe in ombra da un gruppo di dirigenti alle prime armi.
Che se lo mettano bene in testa, i dirigenti. Questo desiderio di rompere con il passato non è ben visto da una parte consistente del tifo bianconero. Più che rottura con il passato, parlerei di rottura, e basta. Di cosa, penso si intuisca.
Non ti dimenticheremo mai, Roberto, noi tifosi, che sappiamo benissimo che i presupposti per un futuro radioso stanno nel non ripudio di un passato molto importante, del quale tu sei stato parte importante, prima in pantaloncini a dare calci al pallone, poi dietro la scrivania.
Grazie di tutto, 'Cabeza Blanca'.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

SEMPRE CON TE BOBBY

Mondo Juve ha detto...

Mi disp. la vita cont