1 di noi!

Eri in bilico tra l'essere 'semplicemente' ricordato come uno dei migliori portieri della storia del calcio e l'entrare nella leggenda bianconera. Ora che hai fatto la tua scelta, i tifosi bianconeri te ne sono grati.
Possiamo finalmente dirlo senza timore di smentita: sei uno di noi.
Senza Farsopoli, avresti realizzato, nel giro di un anno, l'abbinata Mondiale - Champions League, quest'ultima ovviamente con la maglia rossonera.
La vicenda estiva ha mutato le carte in tavola, lo ha ammesso tu stesso.
Hai dimostrato di essere un Uomo vero, sei rimasto per riconoscenza, un concetto sconosciuto a molti tuoi colleghi, vedi il capitano della Nazionale con il quale hai condiviso tanti momenti felici, su tutti una data: 9 luglio 2006.
La speranza è che quella gioia straordinaria possa essere in qualche modo replicata in maglia bianconera.
Tu ci hai creduto, ora ci crediamo tutti di più.
Sei rimasto per il progetto, probabilmente non sarebbe stato facile trovare una nuova sistemazione, soprattutto in Italia, alla luce dei rinnovi di Dida e Julio Cesar.
L'importante è che sarai ancora l'angelo custode della nostra porta. Il resto, a questo punto, è fuffa. Lo ammetto, le tue (e di Martina) continue esternazioni sul futuro hanno messo a dura prova la mia pazienza, e quella degli altri tifosi, ma ora sei perdonato.
La tua permanenza è la conferma che qualcosa di gustoso bolle in pentola, e tu sei uno degli ingredienti più saporiti di questa ricetta cucinata dal nuovo chef Ranieri.
Ci attende un anno difficile, da neopromossa, fuori dall'Europa.
Situazione oggettivamente difficile da sopportare, sia per i calciatori che per i sostenitori della Vecchia Signora.
La tua presenza, però, ci induca ad orientare i pensieri verso una positività non auspicabile un anno fa.
Alla faccia dei pessimisti, dei disfattisti e degli interisti. Ora e sempre con noi.
'La tua maglia dice chi sei'. E tu sei il numero 1.
Grazie ancora, Super Gigi.