lunedì 11 giugno 2007

Fratelli d'Argentina

I dirigenti del Real Madrid sono diabolici.
La prova l'abbiamo avuta nell'estate del 2003.
Gabriel Milito, riccioluto difensore centrale argentino, viene prelevato dalla dirigenza dei Blancos direttamente dall'Indipendiente. Contratto di quattro anni già pronto, l'ultimo ostacolo sono le visite mediche. Viene respinto, l'operazione salta. Antefatto: nel 2001 si rompe il legamento crociato anteriore del ginocchio destro, 9 mesi di stop.
Il difensore viene acquistato dal Saragozza, club certamente meno prestigioso del Real, ma è sempre un inizio. Visite mediche superate brillantemente. Qualcosa non quadra. Fa pensare il fatto che nel campionato 2002/2003, quello post-crack, è riuscito giocare ben 34 partite.
Maggior chiarezza verrà fatta l'estate successiva: arriva a Madrid Jonathan Woodgate dal Newcastle, pagato ben 14 milioni di sterline (ben più di Milito). Visite mediche superate. Misteri della vita, del calcio e del circo Real. L'inglese ha passato più mesi in infermeria che in campo.
Il tutto, mentre Milito, negli ultimi 4 anni, saltava pochissimi match con il Saragozza.
Difensore mancino, conosciuto come il 'Baresi zurdo' (mancino), ha una buona tecnica e visione di gioco. Bravo sia a guidare il reparto che in marcatura, nonostante non sia molto alto (176 cm) si fa valere di testa, in entrambe le aree di rigore. Non giocando in Europa con il club, è poco pubblicizzato rispetto ai colleghi, ma il suo prezzo è molto elevato: la clausola rescissioria ammonta addirittura a 30 milioni.
Aveva un cruccio, non aver mai giocato assieme al fratello. Sfizio che si è tolto a partire dall'estate del 2005.
Diego Milito è arrivato a Saragozza in prestito con diritto di riscatto per una cifra irrisoria, provenienza Genoa.
Dopo essere cresciuto con il Racing Avellaneda, è approdato in rossoblù nel gennaio del 2004. Subito integratosi nei meccanismi della squadra, ha realizzato la bellezza di 12 gol in metà campionato, i tifosi lo hanno eletto ben presto a idolo. La stagione successiva, fa ancora meglio, con 21 gol in 39 partite, che valgono la promozione in A. Sul campo, perchè la valigetta di Preziosi (con processo-farsa connesso), condannano la squadra alla C.
La miopia dei dirigenti italiani si manifesta. Ci sono perplessità sul suo impatto in A. Così, Diego approda nella Liga. 14 gol il primo anno, attualmente, dopo la doppietta al Real, è a quota 22.
Attaccante moderno ed elegante, tanto da essere soprannominato 'El Principe', unisce una buona tecnica individuale con uno spiccato fiuto del gol (e pensare che in Argentina segnava poco), come dimostra lo score in Nazionale: 10 partite, 5 reti.
Praticamente impossibile l'addio di quest'ultimo al Saragozza, a meno che qualcuno non si presenti con un assegno di 25 milioni, l'ammontare della clausola di rescissione.
Il fratello Gabi ha già scelto: vuole la Juve. Resta da convincere la società, e non sarà facile.
Il presidente del club spagnolo ha chiesto 30 milioni, realisticamente si chiuderà intorno ai 20, magari con l'inserimento di Kapo e/o Zalayeta.
E' uno dei migliori difensori del mondo, decisamente il migliore tra quelli sul mercato, non dobbiamo lasciarcelo sfuggire. E' un leader nato, in grado di guidare il talentuosissimo Criscito. Entrambi mancini, possono comunque coesistere. Altro che Barzagli, più integro (non ditelo al Real) e marcatore di Chivu.
Secco, compraci (almeno) il 'Baresi zurdo'.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

lo voglio alla juve!! kaiser quanto è forte

Anonimo ha detto...

Preferisco Huntelaar