venerdì 29 giugno 2007

Money for nothing

La Juventus è stata finora l'indiscussare regina del mercato in Italia.
Le due milanesi litigano per Suazo, la Roma sta cercando di capire dove finirà Chivu e ha già provveduto a rimpiazzarlo con il brasiliano Juan, la Fiorentina ha dato un ulteriore impulso ad una politica improntata sulla linea verde cedendo Toni per lanciare definitivamente Pazzini, senza dimenticare l'arrivo di alcuni giovani talenti misconosciuti del calcio europeo.

Nel frattempo, Secco ha portato a Torino Iaquinta, Almiron, Nocerino e Tiago che vanno ad aggiungersi agli acquisti di vecchia data Criscito, Grygera e Salihamidzic. Molinaro sostituisce Balzaretti passato ai viola, Buffon e Trezeguet giurano fedeltà alla Vecchia Signora.

La necessità di ricostruire un gruppo vincente, sotto la guida del neo tecnico Ranieri, ha dato una significativa accelerata alle operazioni in ingresso, in modo da poter consegnare al mister un gruppo già al completo l'11 luglio, data di inizio del ritiro estivo in quel di Pinzolo.

In attesa del grande difensore necessario per consentire il salto di qualità al reparto più sofferente l'anno scorso (Milito? Pepe?), sono da definire anche alcune cessioni che portino denaro fresco in cassa.
Mirante è stato ceduto in prestito alla Sampdoria, dove si giocherà il posto con Castellazzi, assieme al difensore Gastaldello, riscattato alle buste dal Siena. Probabile che il nuovo secondo sia Belardi con Trini promosso terzo. In alternativa, un parametro 0. In difesa sono stati svincolati i croati, amici dell'infermeria, Kovac e Tudor. Per quanto non abbiano portato in cassa nemmeno un euro, il risparmio sugli ingaggi non è di poco conto, basti pensare che Kovac guadagnava ben 2.75 milioni di euro netti a stagione. Potrebbe seguirli a ruota Birindelli, tentato dalle sirene austriache del Salisburgo del Trap, che pesa sul bilancio con il suo stipendio superiore al milione di euro stagionale. Balzaretti è andato alla Fiorentina per far concorrenza a Ujfalusi e Pasqual. Insomma, a scaldare la panchina, a meno di cambiamenti tattici come lo spostamento del ceco al centro, ma soprattutto ha permesso una plusvalenza (lecita e regolare, meglio specificare) di ben 3.6 milioni di euro. Partiranno certamente anche Piccolo e Urbano, che andranno altrove, o in prestito, se non verranno trovati acquirenti, oppure, come auspicabile, a titolo definitivo. Molto probabile la partenza di uno tra Legrottaglie e Boumsong. Quest'ultimo, nonostante una stagione decisamente al di sotto delle attese e paurosi limiti di concentrazione, ha richieste dalla Turchia (Fenerbahce) e dalla Francia. Sembra siano pure disposti a sganciare quattrini, l'avranno scambiato per qualcun altro... Questo scenario rende probabile la conferma del pugliese come quarto centrale, dopo Mister X, Grygera e Criscito, utilizzabili anche sulla fascia, rispettivamente destra e sinistra, dove agiscono Zebina e Chiellini, oltre al già citato neoacquisto Molinaro (riscattato per 2.5 milioni).
Anche a centrocampo il quadro è ancora in via di definizione. Nedved ha paventato ipotesi di ritiro per l'ennesima volta, ormai ci siamo abituati come in Argentina hanno fatto il callo al continuo spuntare di eredi di Maradona. Il riavvicinamento con Camoranesi non dovrebbe compromettere la posizione di Marchionni, molto stimato da Ranieri, mentre Salihamidzic è un jolly molto prezioso.
In mezzo le opzioni abbondano. Almiron e Tiago si aggiungono ai confermati Marchisio e Zanetti. Nocerino è stato riscattato dal Piacenza per 3.7 milioni, potrebbe essere girato a qualche squadra di A. Le richieste non mancano, Udinese e Fiorentina su tutte, con i friulani in vantaggio, visto che i viola lo vorrebbero a titolo definitivo. Liberati dall'apatia di Paro, passato in comproprietà al Genoa, sono da valutare le posizioni di Blasi, Giannichedda e Tacchinardi. Quest'ultimo sarà quasi certamente svincolato, gli altri due ceduti. Inoltre, le cessioni alle buste di Bentivoglio, Boudianski e Sculli hanno portato qualche milioncino fresco fresco in cassa.

Il rinnovo di Trezeguet chiude la porta a Gilardino e Huntelaar, almeno per quest'anno. L'arrivo di Iaquinta e la conferma di Del Piero lasciano vacante un solo posto. Palladino ha diverse richieste, alla fine però potrebbe rimanere. Miccoli invece dovrebbe essere ceduto al Palermo per 5 milioni di euro, molto difficile rientri nell'affare Pepe. Zalayeta gradirebbe confrontarsi ancora con la Liga, ma le richieste per lui provengono soprattutto dall'Italia.

I giovani che si sono affacciati quest'anno in prima squadra sono destinati a partire in prestito (Giovinco) o comproprietà (Venitucci), altri come Volpato hanno già trovato una nuova sistemazione, mentre Paolucci è ancora in bilico.
Lo sfoltimento della rosa è un'operazione molto importante, che servirà anche per testare le capacità di Secco.

Permetterà inoltre di rimpinguare le casse sociali e alleggerire il monte ingaggi, che subirà un discreto ridimensionamento anche alla luce della politica di austerity, con il tetto salari fissato, per i nuovi, a 3.5 milioni.
Le entrate permetterebbero di incassare una cifra importante, grazie alla quale, magari, considerando anche i pagamenti rateali e l'arrivo di denaro fresco per le dolorose cessione dell'estate 2006, si potrebbe tentare l'assalto ad un secondo difensore, ad un altro bomber in caso di addio di Palladino, oppure piazzare la ciliegina sulla torta, magari un trequartista in grado di regalare fantasia, e di costituire una variante tattica importante per la squadra.
Se la condotta di mercato sarà saggia e oculata, ne vedremo delle belle.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Speriamo continuino su questa linea d'onda...