martedì 12 giugno 2007

L'ennesima rivincita di Achille

In questi giorni si parla soprattutto del gesto di Trezeguet e di ciò che riguarda il suo futuro. Dell'intricata situazione di Camoranesi, non dissimile a quella di David.
Della fine di quell'incubo chiamato Serie B.
Le considerazioni tecniche lasciano spazio ai discorsi di (spesso fanta)mercato.

I numeri che ultimamente trovano maggior spazio sono quelli relativi a contratti, offerte di rinnovo, oltre ai gol di Trezeguet, 140, che vengono spesso ricordati, come fosse un segnale d'addio.
Altre cifre dovrebbero essere riportate più spesso.
Non si tratta di un saluto come nel caso del francese, è piuttosto un segnale di vita(lità), alla faccia di chi lo dipinge, da anni ormai, in barba a fatti inconfutabili, come 'bollito' e 'finito'.

Il soggetto in questione è Alessandro Del Piero, autore di 20 gol in campionato, 23 complessivi in stagione.
Quando si rilevano tali cifre, spesso si tente a mettere l'accento sul fatto che si giochi in B, come se qui (anzi, là, ormai appartiene al passato) tutto fosse dovuto.
Invece non è così.
Camoranesi si trascina in campo per mesi.
Trezeguet si eclissa per buona parte della stagione.
Intanto, il capitano segna e fa segnare. Per la cronaca, miglior assist-man della squadra.
Alla prima prestazione negativa, come al solito, si risentono le solite voci fuori dal coro, che parlano di un giocatore che ormai ha dato il meglio, non più decisivo in A, bla, bla, bla.
Ma sì, rimpiazziamolo con Palladino, che non ha un'oncia della grinta e della personalità del capitano, oppure con Miccoli, amante più del wrestling che del buon calcio (Juve - Liverpool).
O magari, dato che Alex è stato oggetto di feroci critiche dopo la partita contro le Far Oer, non tutte limitate al suddetto match (quelle sono giuste), compriamo il carpentiere del quale ormai pochi ricordano il nome.
Lui incassa le critiche con stile, accetta che del suo contratto si parli dopo rispetto a quello dei compagni, parla poco, ma le sue parole sono pesanti. Come i gol.
Quest'anno ha raggiunto, contro il Frosinone, la prestigiosissima quota dei 200 gol in maglia bianconera.
L'anno prossimo non potrà giocare 38 partite, ma sicuramente, nelle sfide che disputerà, la sua presenza si farà sentire.
Di seconde punte con la sua personalità, classe, tecnica e fiuto del gol ce ne sono poche.
Condivide con altri campioni l'essere un incompreso in Nazionale. Pazienza, ha vinto un Mondiale e realizzato, per ora, 27 gol in azzurro, uno dei migliori marcatori della storia.
Durante una conferenza stampa pre-Mondiale, Alex si paragonò ad Achille. Come lui, sale sulla collina a valutare e riflettere. Su quel colle, idealmente, non è solo, con lui tutti coloro che hanno sempre creduto in lui.
Alla faccia di chi dice che è finito...
Alla faccia di chi dice che non salta l'uomo...
Alla faccia di chi dice che uno così in A non fa la differenza...
Alla faccia di chi dice, ma con uno così in campo, in A la Juve dove vuole arrivare...
Alla faccia di chi gli preferisce Di Natale...
Alla faccia di chi gli preferiva un interista-sin-da-bambino inguardabile...
Alla faccia di questi è di molti altri...
Alessandro Del Piero, 20 gol, capocannoniere, miglior assist-man, miglior marcatore della storia.
Tutti in piedi per lui e standing ovation.
20 volte grazie.
217 volte grazie.
519 volte grazie.
Mille grazie, Capitano.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

CAPITANO UNICO E SOLO. IL PIU' GRANDE

Anonimo ha detto...

Grande Ale

Anonimo ha detto...

ALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEX DEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEL PIEROOOOOOO

Anonimo ha detto...

Del Piero simbolo della squadra + amata e + odiata d'italia è andato incontro a questo destino...ha sofferto tanto, ma l'amore, il tanto amore dei tantissimi tifosi bianconeri spero lo ripaghi di tutto. ALESSANDRO DEL PIERO SEI LA COSA PIU' BELLA CHE C'E'