sabato 23 giugno 2007

Se il buongiorno si vede dal mattino...

Viviamo in un mondo frenetico.
Vorresti complimentarti con qualcuno, e puff!, in un attimo non lo trovi più. Messo da parte.

Questa la triste vicenda di Roberto Bettega.

La situazione impone però di non stare troppo a rimuginare, perchè il mercato ancora non è finito. Sino a questo momento, abbiamo ragione di ritenerci molto soddisfatti dell'operato di Secco & company.
Chiusa la parentesi DD, forse per l'eccessiva invadenza del procuratore del francese, è arrivato Ranieri, dopo aver tentato senza successo di convincere Lippi. La strategia comunicati ha lasciato, ancora una volta, a desiderare. Guardando però ai fatti, trattasi di un tecnico esperto e preparato, recente protagonista del miracolo Parma, bravo con i giovani. Il progetto pare calzargli a pennello.

Il primo colpo è stato però piazzato a gennaio, con il riscatto di Criscito per un valore complessivo di 7.5 milioni di euro comprensivo delle comproprietà di Masiello e Konko (esborso di 5.25 milioni). Scacciato, così, il rischio buste, e si sa, Preziosi, quando si tratta di mettere soldi in contenitori chiusi, buste o valigette che siano, non va tanto per il sottile.

Presi a parametro 0 i duttili Grygera e Salihamidzic, è stata poi la volta di Iaquinta. Tralasciando il fatto che il buon Cobolli lo ha presentato come un campione (in realtà è campione del mondo, stop), trattasi di un giocatore estremamente duttile e prezioso, serio professionista che accetta la panchina e garantisce un discreto bottino di gol, in grado di adattarsi a giocare sia con Trezeguet (o chi per lui) che con Del Piero. Il prezzo può far storcere il naso, 11.3 milioni non sono pochi, ma bisogna tener conto del pagamento rateale e soprattutto dell'interlocutore, Pozzo, abile ad alzare il valore di mercato dei propri giocatori. Non si vende Kroldrup (!) a 7.5 milioni (!!) per caso.

L'apertura delle buste ha sancito il ritorno a casa del promettentissimo Nocerino, uno dei centrocampisti più promettenti della nuova generazione, mentre sono stati sacrificato Boudiaski, Bentivoglio e Sculli. Ce ne faremo una ragione.

Torna anche Molinaro (2.5 milioni di euro), che prende il posto di Balzaretti, ceduto alla Fiorentina per 3.8 milioni di euro. Certamente non un fenomeno, il buon Federico, ma giocatore volenteroso e grintoso, uno di quelli che se ce l'hai ti affezioni, ma quando lo vendi non ti mangi le unghie dalla disperazione. Tra l'altro, aspetto molto importante, è stata realizzata una plusvalenza di 3.6 milioni.
Ancora fresco è il doppio colpo che ha di fatto sistemato la mediana.
Almiron, arrivato dall'Empoli per 9 milioni di euro, pagabili in tre comode rate, è uno dei giocatori più sottovalutati della Serie A. Perfetto per il 4-2-3-1, ha classe, personalità e una bella castagna da fuori. Eventuali contropartite probabilmente verranno definite con tutta probabilità ad inizio luglio per motivi di bilancio.
Tiago costituisce probabilmente il capolavoro di Secco&Bettega: 13 milioni da versare in due rate, la prima il 2 luglio di quest'anno, la seconda il 2 gennaio 2009. Trattasi di un centrocampista moderno, completo, bravo soprattutto in fase di costruzione e con una spiccata attitudine agli inserimenti offensivi.
Il Chelsea lo ha sbolognato troppo in fretta, Mourinho si è pentito dell'operazione, perchè il portoghese assicura qualità salvaguardando gli equilibri di squadra.
Non finisce qui, ovviamente.
Il bilancio non può che essere provvisorio.
Positivo, ma provvisorio.
Resta da sciogliere il nome del nuovo leader difensivo. Dopo un anno con Boumsong, probabile che qualsiasi scelta costituisca un deciso passo in avanti.
Serve, però, un campione. Sul mercato ce n'è uno: Gabriel Milito.
Costa 20 milioni, forse 25, l'offerta è ferma a 16.5. Anche il giocatore è fermo nelle sue intenzioni: o Juve, o niente. O meglio: vuole solo la Juve. Con un piccolo sforzo, verrà accontentato.
Le alternative, Pepe, Garay, Barzagli
e Meira, chi per un motivo, chi per un altro, non convincono del tutto, per quanto il brasiliano del Porto sia indicato dagli esperti come un grandissima promessa.
La conferma di Buffon è stata importantissima, sia dal punto di vista tecnico che dell'immagine, ma restano irrisolte alcune vicende interne a turbare il sonno dei tifosi juventini.
Le situazioni di Camoranesi e Trezeguet sono piuttosto intricate.
Sulla carta, quella del primo pareva essere di più facile soluzione. Guadagna 2.5 milioni, meno di Kovac (a proposito, ci siamo liberati del suo stipendio pesante, altro aspetto positivo), legittima la richiesta di aumento, per quanto la stagione non sia stata delle migliori. La rottura, però, pare vicina. Non è da escludere che nel progetto tattico di Ranieri non sia contemplata la presenza di un giocatore come l'italo-argentino, a favore di un'ala pura (Marchionni).
Trezeguet chiede il mantenimento dell'attuale stipendio, la Juve offre un nuovo contratto con decurtazione dell'ingaggio, da 4.5 a 3.5 milioni di euro. Si arriva alla rottura, resa palese dal deprecabile gesto del francese, autore di una piazzata degna di una sceneggiata napoletana. Lo strappo sembra ricucirsi. La società offre 4 milioni di euro, forse si troverà l'accordo.
Ecco una dimostrazione di forza. I dirigenti, consapevoli dello scarso mercato di cui gode attualmente Trezeguet, offrono il rinnovo al ribasso. Giocatore e procuratore fanno la voce grossa, salvo ridimensionarsi sensibilmente dopo aver vagliato le possibilità alternative. Forse pensavano che, dall'alto dei 140 gol realizzati, ci fosse la fila sotto casa. Errore, motivi tattici ed economici complicano eventuali interessamenti.
Il francese potrebbe restare, e Huntelaar rimanere ancora un anno all'Ajax per sbarcare a Torino nel 2008 assieme a Maduro. Non male come scenario.
Secco dovrà tra l'altro impegnarsi per piazzare i giocatori in esubero, tra elementi inadatti alla categoria e rientri per fine prestito. C'è tempo sino al 31 agosto, se ce l'ha fatta Corvino l'anno scorso con oltre 30 elementi da cedere, ce la farà pure il buon DS, che finora ha compiuto un ottimo lavoro.
La strada è ancora lunga, ma diamo ad Alessio ciò che è di Alessio. Aggiungiamo pure Roberto e Jean Claude, senza scordare il prezioso Sensibile. Un lavoro di squadra, che però ha perso il tassello più nascosto ma forse più importante.
Peccato, ma soprattutto, complimenti.
Nella speranza di poterli rinnovare spesso da qui al 31 agosto.

Nessun commento: