
Scontato il primo approdo tra i prof: la sua Genoa, dove conquista sin da subito il posto da titolare. Leader difensivo nato, riesce a coniugare un'attenzione costante in copertura con un buon feeling con la porta avversaria (4 i gol, pesanti, realizzati). E' stato costretto persino a tamponare le falle dovute a distrazioni altrui, facilitate dal modulo spregiudicato proposto da Gasperini.
A giugno sarà uno dei protagonisti dell'Europeo Under 21 che si disputerà in Olanda, nonchè una delle colonne della nuova Under. Ma per quanto? Se va avanti così, gli si spalancheranno le porte della Nazionale maggiore.
Riscattato per la considerevole cifra di 7.5 milioni, comprensiva delle comproprietà di Konko e Masiello (quello che lo oscurava ai tempi delle giovanili), l'anno prossimo pare destinato a rivestire un ruolo di primo piano nella Juve.
Sin da subito.
D'altronde, gli attuali centrali hanno rimediato magre figure in B, immaginarli affrontare Totti e Ibrahimovic mette i brividi.
E' inutile andare a spendere valanghe di milioni per buoni giocatori pompati dai media e soprattutto ipervalutati dai presidenti (due nomi a caso: Zapata e Barzagli), meglio affiancare al biondo napoletano un marcatore abile nel gioco aereo. L'ideale sarebbe Mexes, difficile però arrivare al francese.
Oggi, indipendetemente dal compagno di reparto, Criscito costituisce già una piacevolissima realtà.
I difensori migliori di lui in Serie A si contano sulle dita di una mano. Nella nostra rosa attuale, molto più semplicemente, non ce ne sono.
Il calcio italiano ha trovato l'erede di Maldini. Centrale o terzino sinistro, non fa differenza, stessa disinvoltura.
Prestare un talento del genere sarebbe un delitto. Deve restare, senza se e senza ma.
Non è solo il futuro, ma anche il presente della Juve.
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