sabato 30 giugno 2007

(Il) Torino regna

Ebbene sì. La geografia del calciomercato ha cambiato epicentro. Da Milano a Torino.
L'errore comune sta nel pensare alla Juventus.
In realtà, e sono i fatti, inconfutabili, a dimostrarlo, la regina del mercato è il Torino del presidente Urbano Cairo.
La società granata si è ripresa dalla cocente delusione per il campionato appena concluso.
L'obiettivo è sfumato a pochi passi dal traguardo.
E' sfumata la B, nonostante gli sforzi in tal senso del presidente Cairo, che a gennaio ha acquistato persino Coco. Non è bastato, la salvezza è arrivata, e anche quest'anno, niente campionato di vertice.
Ma l'Urbano non è uomo che si arrende facilmente, e le operazioni di mercato lo dimostrano.

Perso Abbiati, quello che l'anno scorso rifiutò la Juve per il pascolo, è arrivato Sereni dalla Lazio, reduce da alcuni stagioni di assenza dai campi da calcio per attriti con Lotito.
Più precisamente, ai tempi dell'ultimo match giocato da Sereni il Titanic era ancora in fase di progettazione, Mussolini era socialista e la TV non era in bianconero, manco era nata.
Sempre con un occhio particolare rivolto ai giovani, è arrivato Eugenio Corini, alla ricerca degli ultimi contributi per raggiungere una tranquilla pensione. Come ai tempi di Palermo, giocherà a fianco di Simone Barone, l'unico campione del mondo a non aver capito che cacchio ci faceva a Berlino, dato che aveva già prenotato una stanza alla Pensione "Mariuccia" di Tagliata di Cervia. Attenzione, però, alla terribile concorrenza di Paolo Zanetti e Grella, due giocatori, quattro ferri da stiro.

L'anno scorso, non sono bastati Abbruscato, Muzzi e Stellone per raggiungere la B. Difficile fare meglio.
Il primo è entrato nella storia perchè segna solo gol perfettamente inutili.
Quando il secondo segnava, il Titanic era da poco affondato, Mussolini aveva appena lasciato la direzione de "L'Avanti" e la TV, comunque, manco esisteva.

Stellone invece si fa la Barolo, e per questo merita stima e considerazione.

Il presidentissimo granata non si è lasciato abbattere dalle difficoltà, e sta facendo di tutto per fare meglio. I nuovi innesti in avanti sono Bjelanovic e Ventola. L'ariete croato è lento come Zalayeta con gli scarpini allacciati tra loro, ha le qualità tecniche di Gattuso dopo 4 bottiglie di grappa e il fiuto del gol di Pacione.
Per Ventola vale lo stesso discorso fatto per Stellone, sostituendo alla Barolo Kartika.

Ovviamente, resta da definire la difesa. Uno shock l'abbandono di Bovo, uno che, con il cognome che si ritrova, sembrava aver trovato al Torino la dimensione giusta. No, problem, resterà 'Beckembauer' Brevi, senza dimenticare le sgroppate del figlio illegittimo di Djalma Santos, Gianluca Comotto.
Coco dovrebbe restare in rosa, e per metterlo a suo agio Cairo sta cercando di acquistare il trans Patrizia, la comproprietà della discoteca 'Hollywood' di Milano e un quarto del 'Papeete' di Milano Marittima, oltre Brocchi e Vieri, in modo da costituire un trio in grado di far tremare qualsiasi locale di Torino e dintorni.
In panchina, siederà Walter Alfredo Novellino, che pratica come noto un gioco arioso e molto spettacolare. Insomma, i tifosi granata si divertiranno a vedere le progressioni di Balestri, i lanci di Barone, le conclusioni di Abbruscato.

Dopo che l'anno scorso De Biasi era stato licenziato prima dell'esordio ufficiale, con motivazione "lei non mi piace", ricordiamo che venne assunto Zaccheroni.
Il "manuale del buon presidente", comma 1, riga 4, recita così: "Non assumere come tecnico in corso d'opera Zeman e Zaccheroni". Ma siccome Cairo è avanti, se ne frega, e lo chiama. Poi però, dato che è troppo avanti, torna indietro e lo esonera, richiama De Biasi che, non avendo centrato l'oBiettivo, viene giustamente esonerato, anche perchè ci vuole qualcuno che faccia giocare bene la squadra. Ecco perchè è stato reclutato Novellino.
Oguro dovrebbe essere confermato. Al fine di favorirne l'ambientamento, Cairo sembra orientato ad ingaggiare i gemelli Derrick, mentre la trattativa per Julian Ross è saltata a causa dei suoi problemi cardiaci. Giocare con Comotto, Brevi e Coco potrebbe infliggergli il colpo di grazia. Lo stesso Oguro si è dimostrato fiducioso per un maggior impiego, avendo lasciato il lavoro che abitualmente lo teneva occupato la domenica, ovvero la vendita porta a porta di false miniature della Mole Antonelliana.
E' ancora in dubbio la posizione di Rosina. Problemi sentimentali potrebbero spingerlo ad abbandonare il Toro. E' stato lasciato dalla fidanzata, a causa del suo proverbiale amore per la palla. E' notoriamente un giocatore piuttosto egoista, che non si separa mai dal pallone. La sua ex compagna ha troncato la relazione dopo averlo beccato nel corso di un'orgia con un Supertele e il pallone di Germania 2006.
Il presidente Cairo, dopo lo spiacevole episodio della maglietta di dileggio contro la Juve, ha deciso di entrare in concorrenza con Lapo Elkann, dedicandosi alla produzione di una linea di occhiali da solo, di nome "Bovo Indipendent", dedicata "al tifoso granata che sogna la Cemps Lig".
La foto qui pubblicata mostra il primo prodotto della collezione, indossato dal presidente in persona, che pronuncia lo slogan di tutto un popolo, quello dei tifosi del Toro, tanto che l'immagine è diventata il simbolo della nuova campagna abbonamenti.

Certamente tale collezione avrà un successo enorme, e il Torino avrà nuovi fondi da investire sul mercato, in modo da poter, finalmente, raggiungere l'agognata B e disputare un campionato di vertice come la gloriosa storia impone.
Onore al Torino, l'unica società fondata il 17 luglio 2005 ad aver festeggiato il centenario il 3 dicembre 2006.

1 commento:

Anonimo ha detto...

toro merda