sabato 9 giugno 2007

Ti voglio bene non l'hai mica capito

I campioni si distinguono dai calciatori normali perchè abili nel compiere giocate per altri impossibili. Mi chiedo se tale distinzione si possa fare anche per gli allenatori, nel caso, anzichè di questioni tecniche, si fa riferimento alle scelte compiute.
Se tale parametro è veritiero, allora, con l'allontanamento di Deschamps, abbiamo perso un grande allenatore, anzi, forse il miglior tecnico del mondo.

Chi altri avrebbe preferito per oltre metà campionato Paro, alias 'l'uomo-che-suda-poco-anche-perchè-nun-se-move' a Marchisio?

Chi avrebbe trasformato un potenziale campione (Bojinov) in passa-Gatorade come un Recoba qualunque?

Chi, quando non lo schiera in campo dall'inizio, non si può esimere dall'inserire intorno al 20° della ripresa Birindelli per Zebina?

Chi legge le partite come Totti il Sole 24 Ore?

Chi sembra quasi intimorito nell'effettuare le sostituzioni, tranne quando si tratta di inserire 'Djalma Santos' Birindelli?
Chi avrebbe insistito (quasi) sempre e comunque con Trezeguet, roba che se Galileo lo avesse visto non avrebbe mai pronunciato la frase "E pur si muove!"?
Chi, avendo a disposizione un acquisto uno, avrebbe chiesto Jean Alain Boumsong, meglio come conosciuto come 'concentrazione-ma-chi-te-conosce"?

La risposta è una sola: DIDIER DESCHAMPS da Bayonne. Un uomo, tanto gel, un perchè.
Difficilmente altri si sarebbero resi protagonisti di azioni così epiche.

Chissà come avranno reagito i calciatori alla notizia delle sue dimissioni
.
Voci incontrollate parlano di musica ad altissimo volume e grida di giubilo provenienti da casa Bojinov, chissà perchè poi.

Alla fine, ci abbiamo perso solo noi.
Deschamps ha compiuto un'impresa davvero improba e storica: guadagnare la promozione (addirittura con 3 giornate d'anticipo!) alla guida di una squadra che presenta in rosa 3 campioni del mondo freschi freschi, numerosi nazionali e giovani di talento, i quali si sono trovati a fronteggiare, tra gli altri il 'Trezeguet pugliese' Vincenzo Santoruvo e il 'Maradona di Caracas' Massimo Margiotta. Impresa da tramandare di generazione in generazione e da sventolare ai quattro venti come un vanto.
Alla luce di ciò, ne sono certo, il buon DD non avrà problemi a trovare una nuova panchina, magari in Francia.
Non so, per esempio si dice che l'ambiziosissimo Lione sia disposto a smuovere mari e monti per averlo.
Come dite? Gli ha preferito Perrin? Va beh, no problem, c'è il Bordeaux che cerca un nuovo tecnico.
Ah, hanno preferito assumere Blanc all'esordio in panchina? Uhm...

No problem, c'è il Lens ancora senza guida tecnica.

Hanno assunto Guy Roux, il santone dell'Auxerre? Ah...

Il Monaco? E' a posto.

Non c'è che dire, genio incompreso, il povero DD.
Certo che però non l'hanno capito in diversi, eh...
Non ti curar di noi, Didier, sei trooooooooooppo avanti.

Grazie per il tuo passato da giocatore con la nostra gloriosa maglia addosso, per averci portato in A e, soprattutto, per le dimissioni!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto vero, se qualcuno non l'ha preso in considerazione, un motivo ci deve pure essere...

Anonimo ha detto...

Magari la società poteva comportarsi diversamente con lui...però in effetti...forse si è capito successivamente che per rilanciare il progetto e trattenere i big serviva un tecnico di altro spessore e non una totale scommessa come sarebbe stato DD in serie A

Anonimo ha detto...

DD A CASA. MENO MALE CHE TE NE SEI ANDATO PIRLONE. MENO GEL, PIU' POLSO