domenica 17 giugno 2007

Dazed and confused

"Been dazed and confused for so long it's not true..." ("Non è giusto rimanere così a lungo sbalordito e confuso...")
Lungimirante, il buon caro vecchio Bob.
Così cantava, infatti, Robert Plant, accompagnato dalla magica chitarra di Jimmy Page, dalla martellante batteria di John Bonham e dall'incisivo basso di John Paul Jones.
Una frase che calza a pennello per lo juventino medio, travolto dalla Babele di voci che di qui a fine agosto si farà sempre più caotica.
Alcuni punti chiave sono stati chiariti.
Il nuovo timoniere sarà Ranieri, Buffon ha rinnovato il contratto, Tardelli si è dimesso dal CDA.
Le buone nuove, insomma, non mancano.
Così come le ombre.
Che ne sarà di Camoranesi? E di Trezeguet?
Quali saranno i nuovi acquisti?
Sono questi gli interrogativi che animano molte discussioni tra appassionati della Vecchia Signora.
Un giorno pare che la rottura con l'italo-argentino e Mr. 140 gol sia insanabile, un altro ci sono margini per trattare.
La situazione di apparente stallo rallenta la messa in pratica delle strategie di rafforzamento, con Huntelaar opzionato che attende una chiamata da Torino.
Gli acquisti di Almiron e Iaquinta sono da tempo in dirittura d'arrivo, l'ufficializzazione ancora non è arrivata.
Altre operazioni, come quella di Milito, vivono una situazione apparentemente altalenante, che varia di quotidiano in quotidiano.
La storia lo insegna, la forza di una squadra parte dalle fondamenta. Leggasi: società.
I nostri dirigenti, come da consolidata e personalissima tradizione, non perdono occasione di attirare dubbi e critiche.
Ultimo, lapalissiano, esempio, il caso-Tardelli, prima confermato, poi liquidato il giorno dopo.
Erano note le frizioni tra l'ex tecnico degli Onesti da una parte, Secco e Bettega dall'altra.
Attenzione però a valutare l'addio di 'Schizzo' come una vittoria della controparte.
Il contratto di 'Bobby gol' è in scadenza, i presupposti per il rinnovo sembrano mancare, su Secco si allunga l'ombra di Sartori.
Il rischio concreto è che le due fazioni escano entrambe sconfitte. La prima a perdere, però, sarebbe la Juventus.
Cambiare operatori di mercato a giugno inoltrato sarebbe una mossa suicida.
Indipendetemente dall'opinione che ognuno ha sui singoli, la tempistica non può che suscitare forti perplessità.
Non chiedo una conferenza stampa congiunta di tutte le parti in causa per fare chiarezza.
Da tifoso, mi aspetto una veloce schiarita, in quanto tale situazione ci rende privi di difesse immunitarie da quella malattia conosciuta come 'gossip estivo da calciomercato'.
Le altre società non hanno formalizzato ed annunciato acquisti di grido, per quanto la nostra situazione sia tutta particolare, questo fa riflettere ed aiuta a sperare.
I tempi non sono maturi per i grandi nomi.
E' fondamentale però che lo stordimento sia limitato ai tifosi, mentre i dirigenti abbino (Lapo dixit) le idee chiare.
Dall'esterno non traspare tutta questa unità d'intenti. Che fare? Sperare.
Attenzione, però, perchè chi vive sperando, muore...
Speriamo di non intasare il water.

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