sabato 9 giugno 2007

Fattore C...apello

E' ufficiale: Fabio Capello ha più culo che anima.
Il suo Real impatta a Saragozza, 2-2 con doppiette di Diego Milito e Van Nistelrooy. Contemporaneamente, il Siviglia staccato di due punti butta al vento l'occasione della vita pareggiando contro un Maiorca privo della propria stella Jankovic, e soprattutto il Barcellona pareggia nel derby casalingo contro l'Espanyol. Trattasi di vero e proprio suicidio, in pieno Inter style.
Nell'occasione, Messi si dimostra degno erede di Maradona. Dopo aver realizzato un gol fantastico poche settimane fa contor il Getafe, che ha richiamato la fantastica cavalcata di Diego in quell'Argentina - Inghilterra dei Mondiali dell'86, questa sera ha completato l'opera, andando in gol di mano, come fece El Pibe de Oro nella stessa partita di ventun anni fa.
Suicidio blaugrana, dunque, perchè, in vista dell'ultimo turno, Real e Barca sono appaiati in testa alla classifica, con i bianchi avvantaggiati dagli scontri diretti. Domenica, l'impegno casalingo contro il Maiorca, a meno di improbabili interismi, pare essere una formalità.
Indubbiamente, il buon Fabio ha i suoi meriti. Impermeabile come sempre di fronte a critiche feroci, imitazioni e fazzoletti bianchi (simbolo di disapprovazione), è andato avanti per la sua strada, e nel giro di pochi mesi, ha rivoltato la situazione a suo favore, tanto da passare da un esonero rinviato solo per motivi economici, all'essere eletto a profeta. Aspetto non secondario, ha ripristinato un certo ordine (nonostante alcuni episodi di insubordinazione) nell'anarchico circo madrileno.
Ha ostracizzato Beckham dopo la sua firma con i LA Galaxy, salvo ripescarlo a furor di popolo ed essere salvato proprio dall'inglese contro il Real Sociedad, ha preteso l'arrivo di giovani talenti sudamericani durante il mercato invernale, Higuain, Gago e Marcelo,e, soprattutto, ha sfruttato i problemi del Barcellona.
Insomma, il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Comprategli chi vuole, e vincerà la Liga. Non chiedetegli di far bene in Europa, lì, e noi lo sappiamo benissimo, è un'altra storia.
Oggettivamente, non si può tacere dei demeriti degli avversari, Barcellona in primis.
Eliminati dalla Champions dal Liverpool, i blaugrana hanno pagato problemi interni, con la tensione tra Eto'o, Ronaldinho e Rijkaard, e persino Thiago Motta che si è permesso di saltare un'allenamento.
Per la serie, il circo si è trasferito sulla costa catalana.
Vincere dopo che la società ha esaudito ogni capriccio non è certo impresa impossibile, soprattutto se gli altri sonnecchiano.
Quando uno nasce con il c... ehm, con la camicia, c'è poco da fare.
7 partite perse, prestazioni orripilanti che hanno fatto disperare l'esigente pubblico del Bernabeu, eliminazione nei quarti di finali contro il peggior Bayern Monaco peggiore degli ultimi anni, tanto che la prossima stagione disputerà la Coppa Uefa: questo basterebbe per considerare fallimentare il ritorno di Don Fabio sulla panchina madrilena.
Ed invece... grazie alla follia catalana, si è portato a casa l'ennesimo titolo nazionale, il nono su sedici tentativi. Tanto di ca(p)pello.
P.S.: lo so, non è ancora sicuro, ma una gufata contro Mr. "Attaccheremo sin dal tunnel" (1 tiro in porta e a casa) e "Ci vediamo il 15 luglio a Vinovo" (avrà sbagliato strada?), rinvigorisce il sano spirito sportivo. Tra il Real di Capello, Cannavaro ed Emerson, e il Barca di Thuram (chi?) e Zambrotta, scelgo il male minore.
P.S.1: Onore al Real campione di Spagna 2006/2007. Fan della truppa di Capello, siete autorizzati a toccarvi.


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Capello oramai ha vinto la Liga. C'è poco da fare, troppo culo.

Anonimo ha detto...

Capello è un grande in campionato. Lo ha dimostrato straordinariamente nei due magnifici tornei vinti con noi: primo anno vincendo il duello con il milan con tanto di successo decisivo a San Siro e il secondo anno dominando la stagione con qualche patema finale ma anche un altro bel successo a San Siro. In Spagna era partito malissimo...non credevo durasse...è rimasto in sella ed eccolo lì, in testa a 90' dalla fine...un vero mago. L'Europa? Un tabù (purtroppo ripensando ai ns tempi) difficile da spiegare

Anonimo ha detto...

la cosa importante in una persona è la coerenza. Bisogna dire che capello è un maestro nel campionato, sa quello che fa, e infatti, come ogni anno i risultati non tardano ad arrivare

pinturicchio_87 ha detto...

Capello, c'è poco da dire, è effettivamente un vincente, in campionato. D'altronde incentra la preparazione su quello, ed in CL si vedono i risultati.
Certo che, senza i deliri del Barcellona, ce ne staremo, o almeno me ne starei, a godere un po' per la sua disavventura spagnola.