venerdì 24 agosto 2007

Who wants to live forever

Dopo aver espiato le nostre colpe (Vangelo secondo Cobolli), finalmente si riparte.
Ci eravamo lasciato a Bari con la festa per quel 29° scudetto inopinatamente assegnato agli Amici di Guido da Guido stesso.
La tensione interna al tifo bianconero createsi con lo scoppio del bubbone Farsopoli è diventata con il tempo un'insanabile divisione ideologica tra 'vedove di Moggi' e 'cobolliani'.
Il mercato continua a tenere banco, e l'eco delle polemiche non si spegnerà certo il 31 agosto.
Domani sera, l'attesa per il come back (come direbbe Lapo) finirà, e l'Olimpico gremito accoglierà i Ranieri boys impegnati contro l'ostico Livorno.
E' necessaria la creazione di un fronte comune a sostegno della squadra, accantonando per 90 minuti tutte le liti e il livore verso nuova o vecchia dirigenza. I ragazzi hanno bisogno di noi.
La scorsa stagione, tra mille difficoltà, il pubblico di fede bianconera e non ha riempito gli stadi, con un'attesa ai limiti del fanatismo, solo per vedere Del Piero e soci.

Prima dell'onta della B, il dramma di Pessotto; durante, l'assurda morte di Ale e Ricky.
Un'annata maledetta, a conclusione della quale non possiamo che ringraziare uno splendido gruppo di ragazzi, che ci hanno fatto gioire e arrabbiare, inveire ed esultare, contribuendo, con alterne fortune e partecipazione.
Belardi, Buffon, Mirante, Balzaretti, Birindelli, Boumsong, Chiellini, Kovac, Legrottaglie, Piccolo, Zebina, Bianco, Camoranesi, De Ceglie, Giannichedda, Giovinco, Marchionni, Marchisio, Nedved, Paro, Venitucci, Zanetti, Bojinov, Del Piero, Guzman, Lanzafame, Palladino, Trezeguet, Zalayeta.
Assieme al tecnico Deschamps, si sono garantiti tutti un posto nella storia del club, essendo gli alfieri della promozione. Grazie ancora a tutti.
C'è chi è rimasto, chi cercherà fortuna altrove e chi invece, momentaneamente, è approdato in altri lidi in cerca di un posto nella Juve del futuro.
L'arrivo di Claudio Ranieri from Testaccio, Roma, è stato il primo passo.
A seguire, le conferme di tutti i campioni in rosa.
Sono sbarcati a Torino molti volti nuovi, ognuno con una diversa storia alle spalle, ma l'obiettivo comune di lasciare il segno.
Novembre e Van Strattan, giovani portieri, catapultati in una nuova dimensione dopo aver militato nelle serie minori.
Criscito e Nocerino, giovani prodotti del vivaio, reduci da una splendida stagione in B, ansiosi di confrontarsi con il calcio che conta.
Almiron e Iaquinta, pronti per la grande chance a coronamento degli anni vissuti in provincia.
Andrade e Tiago, compagni di nazionale, alla prima assoluta in Italia dopo essersi già fatti un nome a livello internazionale.
Grygera e Salihamidzic, preziosi gregari, arrivati a parametro 0, in cerca di spazio.
I nostri ragazzi hanno 38 appuntamenti con la storia da onorare sino in fondo.
L'obiettivo, minimo, è un posto in Champions.
Il sogno, superfluo dirlo, la terza stella.
Combattere fino al fischio finale è l'imperativo categorico assoluto, un qualcosa di insito nella mentalità juventina.
L'immenso Freddie Mercury cantava "Who wants to live forever?" ("Chi vuole vivere per sempre?").
Vincere significa questo, entrare nella leggenda diventando immortali, come le più grandi Juve di tutti i tempi.
Dal 1897 a regalarci emozioni, per una storia d'amore che non finirà mai.

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