martedì 7 agosto 2007

Tatticamente parlando...

Buffon
Zebina Andrade Criscito Chiellini
Camoranesi Tiago Almiron Nedved
Trezeguet Del Piero
Questa potrebbe essere la formazione della Juventus targata Ranieri.
Il condizionale è d'obbligo, visto che il mercato non è chiuso e il cartello 'Lavori in corso' è ancora affisso a Vinovo.
Gli esperimenti, si sa, sono all'ordine del giorno d'estate.
Grygera è stato provato centrale di sinistra vicino ad Andrade, pur essendo un terzino destro che si muove bene al centro della difesa.
In quella posizione, consigliabile, e probabile, l'utilizzo di uno tra Criscito e Chiellini.
Intercambiabili, il primo è più avvezzo ai movimenti del centrale.
Giorgio ha dalla sua il colpo di testa e la fisicità, elementi importanti per un reparto che ha sofferto sulle palle alte nelle recenti uscite.
Domenico ha un maggior senso della posizione, è più attento in marcatura, pulito e preciso negli interventi.
Le alternative si chiamano Birindelli (terzino dx), Grygera (terzino dx/centrale), Boumsong (centrale), Legrottaglie (centrale), Molinaro (terzino sx). Almeno uno tra Bum Bum e l'ex Chievo partirà, rimpiazzato forse da Meira, che acquisirebbe i gradi da titolare, con esclusione di uno tra i 'duellanti' Chiellini e Criscito.
La difesa a 4 costituisce il punto fermo di tutte le grandi d'Europa, quindi anche per Ranieri non ci saranno variazioni sul tema.
Ad onor del vero, va sottolineato come manchi ancora l'intesa di reparto, i meccanismi vadano oliati e certe distrazioni eliminate (vedi Zebina che è spesso l'ultimo a salire della linea difensiva tenendo in gioco l'avversario).
A centrocampo, con lo schieramento a 4 in linea, Camoranesi e Nedved sono in una botte di ferro.
In mediana, ottimo Almiron, pollice verso per Tiago.
Il portoghese ha qualità importanti, ma non sembra essere il partner ideale per l'ex empolese.
L'argentino è un regista, Tiago non è un mediano, ma un centrocampista di qualità più che di quantità.
Bravo nel pulire i palloni per renderli giocabili, meno a sradicarli dai piedi degli avversari.
L'innesto di uno tra Nocerino e Zanetti garantirebbe maggior equilibrio.
In avanti, la coppia delle meraviglie Alex - David non teme la concorrenza di Iaquinta e Palladino.
Il nodo principale è appunto la situazione del centrocampo, che potrebbe cambiare le carte in tavola persino in attacco.
Tiago, a Lione, giocava a destra nella mediana a tre, vicino al regista, Juninho (l'Almiron della situazione).
Aveva licenza di avanzare, facendo valere il tiro da fuori.
Il rischio di non poter sfruttare la sua proverbiale 'castagna' dalla distanza è reso concreto dalle caratteristiche dei compagni di reparto.
Camoranesi non è il classico esterno che va sul fondo e crossa, quanto un regista defilato sulla fascia con licenza di accentrarsi. Quest'anno, la presenza di un creatore di gioco vero come Almiron può portare due conseguenze: da un lato, la necessità di venire incontro al compagno portatore di palla viene meno, dall'altra l'ex Empoli può lanciarlo in verticale e sulla fascia, come, meglio, poteva avvenire con l'infortunato Marchionni.
Nedved è famoso per il proverbiale movimento a pendolo, da sinistra al centro, rischiando di tarpare le ali agli inserimenti di Tiago, che già deve fare da scudiero ad Almiron.

Come ovviare, almeno in parte, a questi problemi, evitando di schiaffare in panca l'acquisto più oneroso?
Cambiare modulo, ecco come.
Due le ipotesi: 4-3-1-2 e 4-3-3.

In entrambi i casi, la posizione di Tiago sarebbe la stessa che ai tempi di Lione.
Sul centrosinistra, due tipi di soluzioni, ovvero Nedved o un mediano. Decisamente preferibile la seconda, altrimenti avremo una Juve troppo sbilanciata in avanti.
Per giocare defilati in un centrocampo a 3, è necessario un certo dinamismo, in questo Nocerino si fa decisamente preferire a Zanetti, più adatto a fare da frangiflutti davanti alla difesa.
Il napoletano ha già ricoperto questo ruolo a Piacenza. Stavolta, per lui, minor licenza di offendere, piuttosto tenere la posizione e difendere. Un po' come Gattuso nel Milan, ma dalla parte opposta.
Nedved tornerebbe nel ruolo che gli regalò il Pallone d'Oro, con il sacrificio di Camoranesi, in panchina.

Dicevo, altra soluzione, il 4-3-3.
Qui a cambiare l'attacco. Sconsigliabile, ancora, l'utilizzo del ceco sulla linea dei centrocampisti, per non svilirne la capacità d'inserimento e sbilanciare l'11.
A restar fuori, certamente uno tra Camoranesi, Del Piero e Nedved.
Questo modulo è l'ideale per Iaquinta, che ha la corsa e il fisico per fungere sia da esterno d'attacco destro che centravanti mobile, quindi potrebbe restar fuori anche il capitano. Il tridente rischia di prosciugarne eccessivamente le energie.
C'è un altro problema: Trezeguet. Lo conosciamo ormai, nel bene e nel male. Grande finalizzatore, partecipazione minima alla manovra, necessita di una punta accanto che 'apra' la difesa avversaria, con la tecnica (Del Piero) o con il fisico (Iaquinta). Chi univa queste due qualità oggi veste nerazzurro.
Non è, insomma, il centravanti giusto per fare la punta centrale nel tridente, per essere esaltato ha bisogno di una seconda punta, dunque, attacco a 2.

Personalmente, auspico questa Juve:
Buffon
Grygera Andrade Criscito Chiellini
Marchionni Almiron Nocerino Nedved
Del Piero Trezeguet
Grygera spinge meno di Zebina, ma garantisce più solidità e copertura.
Marchionni può sfruttare i lanci di Almiron per lanciarsi nell'uno contro uno e andare sul fondo, mettendo in mezzo palloni d'oro per la testa di Trezeguet.
Nocerino fa maggior filtro rispetto a Tiago, quindi più equilibrio per la squadra.

Se poi dovesse arrivare Meira:
Buffon
Grygera Andrade Meira Criscito
Marchionni Almiron Nocerino Nedved
Del Piero Trezeguet
Avremo così una bella infornata di cm in mezzo alla difesa, con Criscito che, se prende confidenza con i propri mezzi e il ruolo, garantisce meno discese ma migliori cross per Trezeguet rispetto a Chiellini.

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