venerdì 17 agosto 2007

Lovehatetragedy

La Vecchia Signora seduce l'aitante giovanotto di colore con il fascino dei soldi.
Non è una storia di cronaca rosa, semmai nera, come l'umore di molti tifosi bianconeri ogni qual volta Jean Alain Boumsong mette piede in campo.
Il gigante francese ha respinto ogni spasimante, dopo aver impalmato (il termine giusto sarebbe un altro, ma è il caso di scivolare nel volgare) la Signora appena un anno fa.
Sin dall'esordio ufficiale si è capito che l'amore non sarebbe stato reciproco.
L'addio del suo main sponsor, Deschamps, poteva agevolarne l'approdo ad altri lidi.
Mera illusione, grosso pacco tiratoci dalla premiata ditta Werth&DD.
L'ingaggio è di quelli pesanti, quasi impossibile da sbolognare a maggior ragione se non suffragato dalle prestazioni. Ci credo che vuole a tutti i costi restare...
Per stessa ammissione di Secco, il Valencia lo ha richiesto ufficialmente. Secco (aggettivo) "No" di Boumsong e trattiva naufragata.
Pure il destino ci mette in mezzo, sembra volerci dare una mano, Cris si infortuna gravemente al ginocchio e, non si sa perchè, i dirigenti del Lione pensano a Boumsong per sostituirlo. Vedi sopra, niente da fare.
Andare ad offrirlo in giro sarebbe perfettamente inutile, vista la conclamata volontà del giocatore di non levare le tende.
Tanto vale rassegnarsi, nella speranza che se non altro il compagno di reparto 'Infradito' Legrottaglie riesca a trovare una nuova sistemazione. Uno basta e avanza.
A qualcuno sembrerà da ingrati sperare ardentemente che il soggetto cambi idea e qualcuno se lo porti via. In fondo, non ha lesinato impegno, mostrando un inaspettato (ed insperato) attaccamento alla maglia.
La tenerezza che suscita la sua espressione paciosa (vedi foto) è spazzata via dalle insicurezze palesate in B, contro Ricchiuti e Martinetti.
Bisogna dirla tutta, da carnefice è diventato talvolta vittima di ingiustificate critiche, che lo hanno colpito quasi fosse il colpevole di tutti i mali della Juve targata Deschamps. Questo, ovvio, non cambia il giudizio sul giocatore, ma lo rende un po' più simpatico.
E' stato recentemente inserito nell'elenco dei convocati di Domenech per la doppia sfida amichevole contro la Slovacchia. Questo può favorire l'autoconvincimento forzato del tifoso sulla bontà del giocatore, finchè non ci si ricorda che il tecnico è il discutibile Domenech, che si tratta di un listone di ben 34 nomi, che Roque Junior è stato Campione del Mondo nel 2002 ma viene ricordato con terrore dai milanisti, e si finisce per sperare in un suo impiego contro l'Italia a settembre.
Forse siamo noi tifosi ad assere troppo esigenti. (Sento una vocina: "No, è proprio un pacco da far invidia a Moratti")
In fondo, era al primo anno in Italia, in un contesto non facile. (La stessa vocina mi dice: "Alibi. Gli mancano pure i fondamentali, altro che contesto")
Dai, pure Mexes ha balbettato all'inizio alla Roma, mentre ora è considerato uno dei marcatori più affidabili della A. (Ancora lei: "Mexes aveva 22 anni, prima esperienza all'estero, Serie A, 4 allenatori in un anno")
Ok, mi arrendo, la martellante vocina ha vinto.
C'è chi lo ama e chi lo odia (sportivamente parlando), chi sente semplicemente presagio di tragedia imminente vedendolo in campo. Ecco, mi colloco in quest'ultimo gruppo, lungi da me sentire una fortissima avversione verso un giocatore bianconero, però è più forte di me, mi fa paura, come l'uomo nero (non Moggi, e manco quello di Nesti) ai bambini. Ovviamente, a prescindere da simpatia o antipatia, tutti gli zebra boys lo sostengono per il semplice fatto di essere uno di noi.
Dopo Legrottaglie, il peggio sembrava passato.
Cannavaro e Thuram (chi?) erano la quiete dopo la tempesta.
Il peggio doveva ancora arrivare, e al peggio non c'è mai fine, così si dice.
Falso, il 'the end' ha una data precisa: 30/06/2010, quando il contratto sottoscritto la scorsa estate con Bum Bum scadrà, sperando sempre di piazzarlo prima, chiaro.
Fino a quando le nostre strade non si separeranno, magari dopo che avrà messo le radici in tribuna o, al limite, panchina, buona fortuna. Ne avremo tutti un gran bisogno.

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