mercoledì 22 agosto 2007

Oh my God

Sembra di tornare ai tempi di Puskas, quando la grande Ungheria era inarrestabile come Attila, flagello di Dio, travolgente con i suoi straordinari fuoriclasse.
Allora, una sconfitta per 3-1 contro i magiari era un risultato certamente preventivabile ed accettabile.
Oggi, lo stadio di Budapest è intitolato alla memoria del mitico Ferenc, deceduto lo scorso novembre, e di Attila c'è Filkor, giovane Primavera dell'Inter. La Grande Ungheria non esiste più, ma contro l'Italietta di Donadoni, erede indegna della Nazionale campione del mondo appena un anno fa, bastano Juhasz , Gera e Faczesin. Chi sono? Bella domanda, ne ignoravo l'esistenza fino ad un'oretta fa. Di certo, non entraranno nella storia del calcio, ma da oggi sono da considerarsi eroi nazionali. Altrettanto sicuramente, Cannavaro li ricorderà a lungo. A proposito, l'orrenda prestazione di stasera del napoletano è un motivo in più per non riprenderlo.
I gol dei tre carneadi hanno ribaltato il fortunoso vantaggio iniziale di Di Natale, e solo un prodigioso Buffon ha evitato un passivo più umiliante.
La mente torna alla scorsa estate. Lippi lascia la Nazionale, a causa del processo ai danni del figlio e dell'atteggiamento di coloro (Melandri, Rossi e compagnia bella) sono saliti sul carro dei vincitori senza averne i meriti.
Al suo posto, Donadoni, esonerato dal Livorno nel febbraio 2006.
Via pure Gentile, campione d'Europa e bronzo olimpico nel 2004, dentro Casiraghi, esonerato dal Legnano (C2A) dopo pochi mesi nel 2003.
Qualcosa non torna? Al contrario.
E' stato Demetrio Albertini a scegliere il nuovo organigramma tecnico delle nazionali.
Lui ha giocato con Donadoni, Casiraghi e Zola (assistente del CT dell'Under 21).
Il cerchio si chiude, il dado è tratto, l'Italia arranca.
Il nostro CT è stato incapace di dare un'identità alla squadra, cambiando troppo spesso modulo e uomini, di motivare un gruppo adagiatosi dopo la sbornia tedesca e di gestire il caso Totti.
Bocciato.
L'ultima spiaggia, la sfida di Milano contro la Francia.
Perdere comprometterebbe la qualificazione ad Euro 2008.
Sarebbe un fallimento clamoroso.
Non serve cercare scuse, come fatto stasera, tirando fuori la solita manfrina della condizione.
I campionati, poi, in Italia, si sa, non possono iniziare una settimana prima, perchè la gente è ancora spaparanzata al sole, non va allo stadio, niente dindini in cassa.
Viva il nuovo calcio.
Grazie Demetrio.

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