venerdì 3 agosto 2007

Kill the young

Anche i tifosi del Milan possono finalmente coccolarsi il nuovo gioiello.
E' Alexandre Pato, 17 anni elevato a nuovo fenomeno del calcio mondiale.
L'esordio è previsto per il 7 settembre a Kiev, mentre potrà disputare partite ufficiali solo da gennaio.
Il tempo dirà che si tratta del nuovo Kakà, per quanto pagato a carissimo prezzo (22 milioni complessivi), o del degno erede di Ricardo Oliveira, il cui nome suscita freschi e sinistri ricordi nei tifosi rossoneri.
La scorsa settimana, Claudio Marchisio è approdato in prestito dalla Juventus all'Empoli.
Apparentemente, le due notizie non c'entrano l'una con l'altra.
Resta però una inquietante contraddizione: il Milan, altresì conosciuto come 'Villa Arzilla', acquista un potenziale campione, la Juve della (presunta) linea verde manda a maturare in provincia il talento più limpido uscito dal settore giovanile.
Intendiamoci: i Pato e i Ribery non rientrano nel budget a disposizione di Secco.
Investire cifre più o meno in linea con il potenziale, ma comunque molto ingenti, a maggior ragione se in ruoli dove non c'è penuria di uomini, è sconsigliabile, vista la necessità di ricostruire la spina dorsale della squadra spazzata via da Farsopoli.
Sembrano passati secoli da quanto Blanc espresse l'obiettivo di far uscire un nuovo Ronaldinho, inteso come grande talento, dalle giovanili bianconere.
Possibile ci fosse un velato riferimento a Giovinco, smistato all'Empoli dove, si spera, giocherà. Il ragazzo ha mostrato strabilianti qualità tecniche, carattere e personalità, nonostante il fisico mignon.
Via lui, resta l'inconcludente Palladino, inebriato da paragoni importanti e starlette improvvisate.
Rossi non era una chimera, eppure nisba, perchè tanto c'è il napoletano. Se lui è il futuro Del Piero, fermate il tempo che è meglio.
Pallaibra, Palladinho... o Roberto Bolle? Sempre del fumoso Palladino si tratta.
Addirittura la 'nostalgia canaglia' di Criscito per Genoa sembrava aver fatto breccia sui tenere cuori dei nostri dirigenti, tanto che si parlava di lasciarlo in rossoblu per un altro anno. Pericolo scampato.
Nocerino è stato costretto a fare retromarcia quando era già in viaggio per Firenze. Non è una metafora, ha realmente dovuto far inversione per recarsi a Pinzolo.
C'è pure il ribelle Chiellini in bilico tra le due Manchester calcistiche, ma che potrebbe pure restare a Torino.
Possibile che l'unico sicuro del posto, sperando sia la panchina, è Palladino? Amara risposta: sì.
Il problema si sposta più in là, e riguarda anche la tanto sbandierata rete di osservatori.
Modello Arsenal, si diceva. Peccato che, mentre a Londra continuano ad importare talenti, noi ce li facciamo soffiare sotto il naso.
L'anno scorso accadde con Ribas approdato poi agli Onesti, quest'anno con il ceco Hable ora di viola vestito.
Pochi giorni fa, Adu, eletto nuovo messia del football da tempo immemore, è approdato al Benfica per 1.5 milioni di euro (!).
Secco, se ci sei, batti un colpo.

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