martedì 14 agosto 2007

Trofeo TIM: Inter - Juventus 0-0 (5-4 ai rigori)

La Juventus non riesce a vendicare la sconfitta patita al 'Moretti' e viene battuta ai rigori dagli Onesti per 5-4. Decisivo l'errore di Criscito, uno dei migliori in campo nel 45 minuti.
Stavolta, niente minitempi, niente Barbara D'Urso, ma, soprattutto, niente Lucio Dalla, forse per non offuscare il ricordo dell'irripetibile duetto con il malcapitato Jorge Ben Jor a Napoli.
La sfida non ha regalato spunti particolarmente interessanti.
Per una volta, Ranieri lascia da parte gli esperimenti e schiera una formazione normale, con il classico 4-4-2.
Buffon ha addirittura avuto modo di richiedere alla panchina l'Autan per proteggersi dalle zanzare, tanto Adriano e Cruz si marcavano da soli.
Il pacchetto arretrato ha comunque destato sensazioni positive, con Criscito sempre più autoritario, mentre Andrade ha messo da parte le rudezze di Cesena mostrandosi ostico nell'uno contro uno. In velocità è riuscito a farsi sverniciare da Solari, che non è un Martins, segno che la condizione è ancora in divenire.
Il rientrante Chiellini ha coperto piuttosto bene la fascia, salvo regalare i soliti cross sbilenchi. Meglio nelle rimesse laterali.
Per un Almiron un po' sottotono e impreciso, Zanetti si è confermato mastino tignoso, ottimo partner dell'argentino. Salihamidzic affonda poco, tanto che i palloni più interessanti li ha messi in mezzo un positivo Zebina, puntuale nelle sovrapposizioni e attento in difesa.
L'occasione migliore l'ha avuta Iaquinta, sparando a lato da posizione favorevole su imbeccata di Nedved. Il pupillo di Lippi si è mosso bene, a frenarlo i carichi di lavoro e i piedi 'umili'. Del Piero, che i piedi li ha, eccome se li ha, si è distinto per alcune giocate pregevoli, ed è alla ricerca della continuità.
Il gioco espresso è comunque soddisfacente, nonostante sia mancato il guizzo decisivo, i rischi sono stati ridotti al minimo. Un passo in avanti rispetto ai 20 minuti da incubo contro la Roma, con la linea difensiva in versione ballerine del Moulin Rouge.
L'Inter ha lasciato a casa molti titolari in previsione della Supercoppa Italiana in programma sabato, e non ha punto. Tra una cosa e l'altra, comunque, Ibrahimovic non ha mai affrontato la sua ex squadra. Scommettiamo che il 4 novembre sarà assente, causa... una qualsiasi?
Per ora, implalpabili le punte, Cambiasso inquietante senza ciuffo con capigliatura 'alla Almiron', mentre Zanetti si è distinto per aver dribblato l'omonimo dirimpettaio e pure se stesso (come sempre).
Più che partite vere, poveri showcase. Fortuna che ci sono i telecronisti Mediaset a regalare perle di saggezza.
Ecco il must. Rigore di Del Piero. Secondo Longhi, battuto non benissimo. Interviene Serena, che parla di esecuzione perfetta. Grazie di esistere.
Sempre in tribuna, da segnalare un bambino, probabilmente tifoso interista, in lacrime dopo la rete, giustamente, annullata a Cordoba. Colpa dell'uomo nero Moggi.
Tra i presenti, pure Donadoni. Qualcosa mi dice, non per ammirare gli italiani dell'Inter.
Promossi: Zebina, Criscito, Zanetti.
Bocciati: nessuno.

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