domenica 5 agosto 2007

Palla-di-NO!

La necessità di riempire le pagine dei quotidiani ha mietuto un'altra vittima: Raffaele Palladino.
Non bastava la fantomatica offerta di 20 milioni avanzata la scorsa estate da Ferguson, quest'anno è la volta di uno scambio tra il napoletano e Rossi.
Dopo gli acquisti milionari di Nani e Anderson, e la tormentata vicenda Tevez, considerando poi che in Premier i panchinari sono appena cinque, viene da chiedersi a cosa servirebbe avere Palladino in rosa.
Tenendo viva comunque l'ipotesi della veridicità dell'offerta, almeno dell'ultima, c'è da dubitare della lucidità delle rispettive dirigenze.
La nostra, che respinge uno scambio vantaggioso; e poi, Sir Alex Ferguson, che qualche segnale di appannamento in realtà l'ha dato, spendendo ben 25 milioni per l'onesto mediano Hargreaves e non rafforzando la difesa asfaltata a San Siro lo scorso maggio.
Palladino, al momento, è 'tra color che son sospesi'.
Ha qualità tecniche ed eleganza nei movimenti, ma non basta certamente per diventare qualcuno.
Non ha il passo dell'esterno, la capacità di fungere da collante tra centrocampo e attacco della seconda punta, il fisico e la concretezza del centravanti.
Nell'uno contro uno si perde tra frizzi e svolazzi, si smarca bene ma vanifica tutto causa poca freddezza sotto porta e scarsa capacità nel resistere ai contrasti.
Destinato ad essere un eterno incompiuto, riserva in una grande, protagonista al massimo in una provinciale, gode di stima sproporzionata alle qualità.
Abile nel marcare belle fanciulle (e nell'esser marcato, beato lui), non vorrei ritrovarlo tra qualche anno tra Apicerni e Moschino a 'Uomini e donne', oppure nelle copertine delle riviste patinate da chiacchericcio estivo. Che lo spirito di Roberto Bolle abbandoni il corpo di Palladino!
La speranza è ovviamente quella di essere smentiti da un'improvvisa impennata di personalità del ragazzo.
Più realisticamente, auspico cessione a qualche anima buona dal portafogli gonfio.
Se è l'erede designato di Del Piero, fermate il tempo.
I paragoni improbabili con Ibrahimovic non lo hanno aiutato. Lo svedese, con tutto il rispetto, gli mangia in testa, e non per questioni di altezza.
Giuseppe Rossi, che insieme a Ranieri è stato il principale artefice del 'miracolo Parma', poteva essere una scommessa affascinante. Lo sarà, ma per il Villareal, bontà loro.
Giovinco, che potrebbe catechizzare Palladino su concretezza e uno contro uno, vestirà la casacca dell'Empoli, ma è lui il futuro 10 della Juve. Almeno, così si spera.
Intanto, che Dio ci preservi sano il Capitano, Trezeguet, e pure Vincenzone.
Palladino? E' duttile, si adatta a tutte le posizioni. Destra, centro, sinistra, purchè in panchina.

1 commento:

Anonimo ha detto...
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