giovedì 30 agosto 2007

No excuse

Caro Roberto, dove eravamo rimasti l'anno scorso? Già, a San Siro, all'amara vittoria per 3-1 contro la Roma.
Risultato assolutamente inutile, alla luce del tennistico 6-2 subito all'Olimpico dai giallorossi in versione Federer.
Ci siamo ritrovati, ancora a Milano, ancora contro la banda Spalletti. Sconfitta per 1-0, rigore di De Rossi, niente Supercoppa, sarà per un'altra volta.
Il tecnico in conferenza stampa accenna ad un "è stato meglio così", guai a montarsi la testa dopo la sbornia di successi inanellati l'anno scorso.
All'esordio casalingo in campionato, l'Udinese agguanta il pareggio proprio nel recupero con un'autorete di Cordoba, che insacca alle spalle di Toldo, subentrato al pessimo Cruz a seguito dell'espulsione di Julio Cesar.
Faceva troppo caldo e la stazza fisica di certi uomini richiede tempo per vederli al massimo della forma. Notoriamente gente come Chivu, Maxwell, Figo, Stankovic, dall'alto dei loro 200cmX90kg necessitano di un paio di mesi per risultare davvero incisivi.
Ieri sera, l'ultima perla. Un Barcellona scatenato, nella sfida valevole per il trofeo 'Gamper', rifila 5 sonore pere agli Onesti.
Sembrava di vedere la classica sfida infrasettimanale, tra il grande club e i timidi dilettanti locali.
Non fosse stato per le parate di Toldo, ci voleva il pallottoliere.
I fenomeni blaugrana, con Giovani Dos Santos in grandissimo spolvero, infilano la difesa di burro interista. Rivas si dimostra eccellente wrestler, mentre Chivu rivive la serata di Manchester, dimostrandosi lento e falloso. Colpa del fisico, ovvio.
Partita senza storia, addirittura Henry nella ripresa avrebbe chiesto ai compagni di non infierire.
Per la cronaca, i marcatori sono Ronaldinho su rigore, Dos Santos dopo un bel numero in area di rigore, Tourè con un bolide da fuori, Iniesta che si infila tra due interisti dopo una splendida azione di Messi, e, dulcis in fundo, Motta di testa su azione d'angolo. Ce n'è per tutti i gusti.
Questa volta, all'assortimento di motivazioni addotte dal tecnico più mechato del pianeta si aggiunge l'età media della squadra. Inter B, molti giovani in campo.
Nel primo tempo, terminato sul 3-0, ha giocato il neoacquisto Pelè, sostituito poi da Filkor, nazionale ungherese. Successivamente sono entrati Maaroufi, Balotelli ("Il Milan ha preso Pato? Noi abbiamo Balotelli", Moratti dixit), il giovane 31enne Recoba, Alfonso e Fatic, ancora sul 4-0. Hanno partecipato alla disfatta, a risultato ormai acquisito e congelato, pure Pedrelli e Filippini.
Non c'è dubbio, ha ragione ancora una volta lui, "'L'UOMO CHE VINCE SEMPRE".
Come faremo senza di lui? Moratti, facci un favore, prolungagli il contratto, perchè il calcio italiano ha bisogno del Mancio, della sua isteria, delle sue innovative e sagaci scelte tattiche e delle sue conferenze stampa.
A proposito, il trofeo 'Gamper' se l'è aggiudicato solo una squadra italiana è la Juve, nel 2005, ai rigori dopo il 2-2 dei tempi regolamentari.
Moggi: non così!

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