domenica 5 agosto 2007

Questione di feeling

E' stato l'acquisto più oneroso del mercato bianconero.
A lui i tifosi bianconeri hanno persino dedicato un coro storpiando un celebre brano di Umberto Tozzi.
Eppure, Tiago Cardoso Mendes fatica ad entrare nella parte che Ranieri gli ha cucito addosso.
Le gambe sono ancora pesanti, certo, ma a preoccupare non sono le indubbie qualità del giocatore, bensì la sua funzionalità al progetto tattico di Mister Ranieri.
Rispetto alle premesse, lui e Almiron hanno subito una metamorfosi, positiva solo per il secondo.
L'argentino, timidissimo in conferenza stampa, ha subito preso in mano le redini del centrocampo, dispensando pillole di quel talento che catturato i dirigenti bianconeri. Lanci lunghi e precisi come non se ne vedevano da tempo a Torino, personalità celata dietro quell'imbarazzo che in campo scompare, look e movenze alla Veron.
Sembra quasi ci sia stato un misunderstending sulle caratteristiche di Tiago. Sfuggito Frings, abbandonata la pista Sissoko, qualcuno si aspettava di trovare un ruvido mediano sette polmoni.
Da buon portoghese, invece, l'ex Lione è portato a creare gioco, non a distruggerlo.
Il suo soprannome, 'lavatrice', si riferisce alla capacità di riciclare palloni sporchi trasformandoli in giocabili.
Al momento, il filtro è rotto, sta a Ranieri ripararlo.
I suoi inserimenti e la 'castagna' da fuori rischiano di trovare ostacoli sciaguratamente imprevisti nella contemporanea presenza di un regista cui coprire le spalle, Almiron, e di Nedved.
Il ceco, pur partendo da sinistra, ama accentrarsi, e il suo costante movimento a pendolo rischia di intasare gli spazi centralmente, costringendo il portoghese a tenere la posizione, come un Giannichedda qualsiasi, senza averne però il mordente.
Paradossalmente, si può ben dire che il problema di Tiago è rappresentato dal bianconero più in palla, nonchè suo compagno in mediana, e persino di stanza in ritiro. Mossa, questa, finalizzata a migliorarne l'intesa.
A fare le spese della situazione non può che essere il portoghese, che non garantisce quella copertura necessaria ad una difesa ancora da registrare. Lo abbiamo visto contro il Newcastle, quando sono stati messi a nudo i limiti del giocatore in fase difensiva e di un pacchetto arretrato poco rodato.
Le voci di mercato, come consuetudine, non risparmiano l'ambiente bianconero. Da Emerson a Makelele, ormai sfumato, sono diversi i mediani accostati alla Vecchia Signora.
Le alternative 'casalinghe' si chiamano Zanetti e Nocerino, e non è da escludere che le difficoltà del portoghese regalino la ribalta ad uno dei due, magari il giovane Under 21, un Gattuso dai piedi buoni.
L'infortunio di Camoranesi, al quale si è aggiunto il ko di Marchionni, potrebbe aprire nuovi orizzonti tattici, come il passaggio al centrocampo a 3, dove Tiago giostrava sul centrodestra ai tempi di Lione.
Al momento è solo un'ipotesi, probabile che per non vanificare l'ingente investimento Ranieri si giochi questa carta.
Piuttosto, è certo che il futuro del portoghese accanto ad Almiron nel 4-4-2 ha più ombre che luci.

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