sabato 28 luglio 2007

Stairway to heaven

"There's a lady who's sure all the glitter is gold and she's buying a stairway to heaven...".
Così inizia uno dei capolavori immortali nella storia del rock, attorno al quale circolano oscure leggende che non fanno altro che aumentare il fascino di cotanto splendore messo in musica. Dio benedica Robert, Jimmy e John, e si coccolo il compianto 'Bonzo'.
Questi magnifici versi calzano a pennello per l'attuale Juventus. E' speranza diffusa tra i tifosi della Vecchia Signora ("lady") che i nuovi innesti possano rivelarsi innesti decisivi nella scalata verso il Paradiso, inteso come scudetto, che oggi appare utopia, tra qualche mese chissà.
Il percorso verso la gloria è irto di ostacoli e difficoltà, con una concorrenza agguerrita che non starà certo a guardare. La scala è quantomai ripida, ma non siamo certo tipi da lasciarci spaventare dalle avversità.
Consci di limiti e prospettive, ci affacciamo con ottimismo misto a sano realismo al campionato ormai alle porte.
Indubbiamente i galloni di favorita campeggiano metaforicamente sul petto, a fianco di un mortificato scudetto (mortificato dal nerazzurro circostante e dall'assenza della solita lotta per accarrarselo) sulla maglia degli Onesti. Un gruppo solido e forte rinforzato da 'Swarosky' Chivu e Suazo sarà difficilmente contrastabile.
Tecnicamente, inutile girarci intorno, non c'è storia.
Dovremo giocare con la bava alla bocca, il fuoco negli occhi, in modo da ovviare al gap che ci separa dai nerazzurri.
A guardar bene, le loro riserve, almeno in difesa, hanno ben poco da invidiare ai nostri titolari, portiere escluso, s'intende. Non è un caso che, per puntellare il reparto, si sia parlato a lungo di Burdisso e Samuel, attesi all'Inter da un anno di panca.
Sarà fondamentale l'affiatamento, gli schemi e i meccanismi da oliare al più presto, e questa incertezza su uomini in rosa e possibili rinforzi non favorisce il lavoro del mister.
Meglio completare presto lo scacchiere difensivo, nella speranza di liberarci dei pesi morti come Boumsong e Legrottaglie, per reinvestire la somma in un mastino con i fiocchi, magari di prospettiva.
In attesa che alcuni giovani talentuosi ma veloci di lingua tornino sulla Terra (Chiellini e Criscito) e Andrade si ambienti, speriamo nella buona salute di Gigi, nelle geometrie di Almiron e la concretezza di Ti-ago, oltre che nelle consolidate certezze.
Mentre il Milan, che ha l'età media dell''Ospizio Mariuccia' ma pure la classe intatta dei suoi campioni pare già essere con la testa a Tokio, la Roma ha rinforzato le seconde linee ma vedrà persistere problemi di continuità legati al suo gioco tutto velocità, uno-due palla a terra e scambi sullo stretto.
Il secondo posto, sin da ora, lo si può non considerare una bella utopia. Per il resto, c'è tempo.
L'obiettivo, scontato, è un posto in zona Champions, andare oltre è tanto di guadagnato, una minor pressione rispetto al passato e l'assenza di coppe europee sono due fiches da giocare.
Non che ce ne sia bisogno, ma sarebbe bello dimostrare sin da subito che vincevamo senza l'aiuto via telefonino di Moggi.
Senza illuderci, vivendo un po' alla giornata, crediamoci.
Per poter anche solo competere con i nerazzurri ci vorranno tante componenti, talento, fortuna, unità d'intenti.
E un po' di magia, come quella che possiede, intatta, la nostra maglia, e come quella che quattro ragazzi inglesi hanno usato per raccontare di quella signora che ha comprato la sua scala verso il Paradiso, come se, molti anni prima, avessero voluto narrare della Vecchia Signora in cerca di riscatto.

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