martedì 17 luglio 2007

Non ci sono più i giovani di una volta

Prima Criscito, ora Chiellini, ci ricordano che persino le pulci hanno la tosse. Soprattutto nel caso di Giorgio, il riferimento al minuscolo animale è puramente concettuale, essendo il terzino toscano un marcantonio di 186 cm.
Il gigante toscano ha pensato 'bene' di esprimere il proprio malumore in conferenza stampa. Immediata la replica, comprensibilmente seccata, di Ranieri, che lo ha accusato di essersi comportato troppo da bambino.

Parole sante. Quelle del mister, ovvio.

Un passaggio è particolarmente indicativo. "Se ci è rimasto male lui, cosa dovrebbe dire Del Piero?". Come dare torto al mister, il capitano è rimasto l'unico big in attesa di ridiscutere il contratto in scadenza nel 2008.
Chiellini, di 'big' ha solo fisico e tenacia, quella che gli ha permesso di progredire con il tempo e di sgrezzarsi grazie al paziente lavoro dei tecnici che lo hanno allevato.

I piedi sono quelli che sono, l'Avvocato li avrebbe definiti 'emozionanti', eppure il giocatore fa la voce grossa e gonfia il petto.

Dovrebbe ringraziare ogni giorno Moggi che lo portò in bianconero aiutando il Livorno a riscattarne il cartellino dalla Roma, altro che lamentele.

Quando avrà vinto qualcosa, magari con la Juve, e affinato la propria tecnica, citofoni in Corso Galileo Ferraris l'ufficio di Blanc, forse allora se ne potrà parlare.

Per ora, pensi a sudare, assieme all'altra lingua sciolta, Criscito.
L'unico obiettivo deve essere quello di conquistarsi il posto, altro che storie.
Stiamo parlando di giovani, talentuosi ma pur sempre ragazzi che al momento hanno avuto spazio al massimo nell'Under 21, della quale Giorgio era capitano.

Per quanto nutra perplessità sull'utilizzo del toscano centrale con l'ex genoano a sinistra, è il mister che decide, loro si adeguino, se hanno problemi ne parlino a quattr'occhi con lui.

Se Del Piero avesse rivelato, a suo tempo, in conferenza stampa il proprio livore verso Capello, avrebbe spaccato lo spogliatoio.
Visti i tempi, può bastare un Chiellini qualsiasi a creare fratture. Persino un piccolo esercito di pulci può fare molti danni.

Sembra che la prima amichevole stagionale l'ex capitano dell'Under 21 la vedrà dalla panchina.
Scelta tecnica? Sì, ma guai a giocare con la pazienza del tecnico. Sembra buono e caro, ma quando si arrabbia è consigliabile essere da tutt'altra parte.

Mi permetto di dare un consiglio a Mr. Ranieri: tra una seduta d'allenamento e l'altra, Chiellini e Criscito necessitano pure di qualche lezione di self control e umiltà. Come docente, auspicabile il capitano, magari affiancato dal timido e tenero Almiron.
Non bastano le qualità tecniche e tattiche, che per altro in Giorgione non abbondano, per sfondare. Perdere di vista la realtà è molto pericoloso, soprattutto se non sei un fenomeno.
Nell'opera 'Orlando Furioso', Ariosto narra che il prode Astolfo, cavalcando un ippogrifo, andò sulla Luna per recuperare il senno perduto da Orlando a causa delle pene d'amore patite per Angelica.
Attento, Giorgio, per recuperare il senno potrebbe essere necessario un viaggio assai meno fantasioso, ma realisticamente lontano da Torino e da quello che rischia di diventare un amore tormentato, ovvero il rapporto con la Vecchia Signora.

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