domenica 29 luglio 2007

C'è tempo

Nel primo assaggio di calcio vero, dopo gli antipasti in salsa trentina e cinese, la Juventus esce sconfitta per 2-0 dal St. James Park per mano del Newcastle.
Sono andati in gol Luque al 9° su rigore generoso concesso per presunto atterramento di Milner da parte di Zebina, e Carroll al 36°. La seconda marcatura ha evidenziato qualche pecca nello scacchiere difensivo bianconero, con il francese ancora protagonista in negativo, avendo tenuto in gioco Martins sul passaggio filtrante di un compagno. Il tiro del nigeriano è stato prontamente respinto da un ottimo Buffon, per il liberissimo Carroll è stato un gioco da ragazzi metterla dentro con un preciso diagonale.
E' opportuno ricordare che i Magpies sono decisamente più avanti nella preparazione, visto che esordiranno la Premier League parte due settimane prima della A.

Ranieri ha schierato la squadra con il 4-3-3, passando rapidamente ad un più solido 4-4-2.
I riflettori erano puntati soprattutto sui nuovi. Andrade si è mosso bene, dimostrandosi piuttosto attento in marcatura. E' l'ultimo arrivato, deve migliorare l'affiatamento con i compagni e il girovita, ma le premesse sono buone.
Anche Grygera, schierato sul centro-sinistra, ha mostrato un buon tempismo negli interventi.

Molinaro ha tutte le attenuanti, per carità. Abituato al Siena dopo una vita a Salerno, era alla prima assoluta in campo internazionale. Impacciato, piedi poco educati, ha mostrato tutte le sue lacune. Bocciarlo definitivamente sarebbe ingeneroso, ma occorre lavorare molto sui fondamentali. Le diagonali sono degne del peggior Balzaretti.

Per uno che delude, c'è invece un altro che già brilla. E' Almiron, tanto timido fuori dal campo quanto propositivo nel rettangolo di gioco. Qualità, ma anche una discreta quantità, almeno fin quando le gambe reggono. Le intuizioni migliori partono dai suoi piedi, per il modo di stare in campo ricorda vagamente Veron. Qualche lancio lungo in meno e ci siamo.

Tiago, invece, è stato spesso preso d'infilata dai centrocampisti avversari, apparendo un po' imballato. Se gli scambi sullo stretto con l'ex empolese hanno evidenziato una tecnica di base più che buona, in fase di contenimento dovrà crescere, altrimenti il fiato sul collo di Nocerino e Zanetti potrà diventare minaccia costante. Il pericolo, comunque, viste le qualità del soggetto, non dovrebbe sussistere, con il tempo tornerà in versione 'lavatrice' come a Lione. Non sarà comunque facile riproporre i fraseggi in Italia, dove c'è più pressione sul portatore di palla.
Iaquinta, con il fisico da giraffone che si ritrova, paga ancora i carichi di lavoro del ritiro, mostrandosi ancora impacciato. Un'azione è esemplare per descrivere il momento dell'ex Udinese: dopo una serie di scambi, palla a terra ed in velocità, Nedved serve in profondità Vincenzone, che si allunga la sfera facile preda di Given.

A proposito, invece, di conferme, Zebina è sempre il solito, la temuta 'Zebinata' è sempre in agguato. I meccanismi difensivi vanno ancora oliati, tanto che, per ben due volte è il francese a non salire con il resto della retroguardia creando pericoli al sempre attentissimo Buffon, già in versione Superman (fantastico nella ripresa su Dyer).

Marchionni è una zanzara che, non appena trovata la giusta collocazione tattica, ha dato un saggio della sua velocità; per la precisione nei cross, ci vediamo alla prossima.
I 'vecchi' non si smentiscono, Nedved mai domo e Trezeguet piuttosto fermo.

La girandola dei cambi che caratterizza spesso le amichevoli estive non c'è stata ad inizio ripresa. Per un attimo, ho avuto un flashback, ripensando all'ultimo tecnico bianconero che aveva manifestato una certa fobia nel cambiare in corso d'opera, tanto che ho temuto di veder entrare al 20° della ripresa Birindelli per Zebina.

Progressivamente, le energie sono venute meno, e la partita si è spenta, con Buffon che ha comunque dovuto effettuare gli interventi più pericolosi.
Gli ingressi di Chiellini (ultimo match in bianconero?), Nocerino e Palladino (c'è del tenero tra lui e l'allenatore in seconda? No, dai, meglio la pupa) prima, Salihamidzic e Zanetti poi non hanno cambiato l'inerzia del match.

In compenso, ricordandosi di essere nella patria del rugby, Nedved, Marchionni e il 'Brazzo' hanno improvvisato una sfida a chi realizzava più mete, con il risultato che i guanti di Given sono rimasti quasi intonsi da metà ripresa in poi, dopo le occasioni di Marchionni e Tiago.

Fosse stato un match ufficiale, si potrebbe imputare a Ranieri un errore nello schieramento iniziale, che ancora non siamo in grado di reggere, presto rimediato (dal 4-3-3 al 4-4-2); trattandosi di un match amichevole, è più giusto parlare di esperimenti. A centrocampo è mancato il filtro, la difesa nell'uno contro uno è andata quindi in difficoltà.
C'è ancora tempo. Per fortuna, aggiungo, visto che c'è molto da lavorare.
Contro l'Amburgo di Van der Vaart, speriamo di vedere qualche passo in avanti.
Note marginali: la sfida è stata trasmessa in esclusiva su Juventus Channel, ma si sa, le vie dello streaming sono ìnfinite.
Stadio pieno, pubblico composto e festante.
In sottofondo, nell'intervallo, si è potuta sentire 'When You Were Young' dei The Killers, a dimostrazione che gli inglesi hanno orecchio per la buona musica. Complimenti.

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