venerdì 6 luglio 2007

Il mistero buffo dell'ex pizzaiolo e della Furia Ceca

Mino Raiola è un po' il Lele Mora del calcio.
Partito dal basso (faceva il pizzaiolo), è arrivato sino all'elitè del pallone grazie ad un suo assistito in particolare, l'innominabile svedese ora Onesto.

Controlla diversi giocatori del nord e dell'est Europa, con un occhio di riguardo per la Repubblica Ceca. E' infatti manager di Grygera, neobianconero, ma soprattutto di Pavel Nedved.
Nell'estate dei contratti bollenti, da Buffon alle trattative per Camoranesi, passando per Trezeguet, senza dimenticare Del Piero in coda e altre operazioni minori, c'è spazio pure per il ceco.

Il nodo della questione, in questo caso, non è l'ingaggio o la durata dell'accordo.
Pavel ha 35 anni, tante botte accumulate in questi anni e, sembra, poca voglia di continuare.

L'incentivo deve venire dalla società, sotto forma di incarico in seno alla dirigenza per il post-carriera.

Pavel vorrebbe lavorare con i giovani, per ora nisba.

In caso di mancato accordo, il ceco potrebbe optare per il ritiro, tornandosene, forse, in patria.

La longa manus di Raiola sulla vicenda sembrerebbe, apparentemente, allungarsi prepotentemente, come già accaduto con lo svedese.

Impensabile che dietro i capricci del Cirano non ci sia l'ex pizzaiolo. D'altronde due personaggi del genere non possono che andare d'amore e d'accordo, entrambi conoscono una sola lingua, universale. Non è l'amore, o meglio non quello tra due persone, ma una viscerale passione per la pecunia sonante.
L'estate scorsa Raiola parlò di un possibile addio di Nedved. Il ceco smentì immediatamente, e lo stesso procuratore dovette ammettere che Pavel fa quello che vuole, essendo un testardo orgoglioso nemmeno lui riesce a fargli cambiare idea.
Se le dichiarazioni del manager possono infastidire, per quanto possa essere spiacevole ammetterlo, la decisione sarà farina del sacco di Nedved, che non è come detto il tipo che si fa mettere i piedi in testa, da un ex pizzaiolo.
Sono anni che paventa ipotesi di ritiro, alla fine ritorna sui suoi passi.
Questa volta il discorso sembra essere più serio del solito, speranza comune è che ci ripensi.
Difficile ipotizzare un Juve - Inter senza la Furia Ceca. Tecnicamente, bisognerebbe tornare sul mercato alla ricerca di un sostituto, e non è impresa facile.
La soluzione più conveniente per tutti sarebbe avere ancora Pavel tra le nostre fila, per poter ragionare con calma sulla ricerca del suo erede.
Affiancare, ad esempio, uno Sneijder (facendo valere i nostri ottimi rapporti con l'Ajax), o magari un Diego (in nome di un ritorno alla fantasia) a Nedved, sarebbe obiettivamente il massimo, preso atto della decisione di prestare Giovinco.
Presente e futuro, oggi, insieme. Troppo? Chi lo sa, dopo il tanto agognato difensore centrale potrebbe anche esserci spazio (soldi...) per la ciliegina sulla torta...

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