domenica 8 luglio 2007

Ma quale ingratitudine...

Quando si finisce di discutere di aspetti tecnici, inevitabilmente si finisce per litigare con qualcuno.
E' il prezzo da pagare, inevitabilmente, quando ci si addentra in disquisizioni sulle qualità e il rendimento dei giocatori.
Nessun problema o fastidio, ci mancherebbe, sino a quando ci si addentra in discorsi che già si preannunciano molto pericolosi.

Il tutto diventa alquanto stucchevole quando arriva chi ti etichetta come 'ingrato', magari per aver osato criticare la prestazione di un campione.

Bisogna darsi una regolata, tutti: nell'attaccare un giocatore e nella'appiccicare etichette.
Pensiamo tutti al bene della Juve. Solo che non è perseguibile per tutti con i medesimi uomini, con le medesime idee.
Le critiche non devono essere cieche, atte solo a rafforzare un concetto, magari persino giusto in fondo, con espressioni eccessivamente colorite e fuorvianti.
Trezeguet è un palo della luce? No, è poco mobile, ma ha altre qualità.

Del Piero non salta più l'uomo e cammina in campo? No, non ha più lo scatto dei tempi d'oro, ma basterebbe sintonizzarsi sul canale giusto e/o non foderarsi gli occhi di prosciutto.

Altrettanto antipatico è però sentirsi etichettare come ingrati pure se si muovono critiche, condivisibili o meno, ma comunque legittime.

A volte basta propendere per la cessione di un calciatore per causare malumori.
Puntuale come un orologio svizzero, arriva qualche prode a ricordare le imprese passate del giocatore in questione.

Tanto tanto se è un campione, come Trezeguet.

Eppure, per qualcuno sarà uno shock, ma c'è chi lo avrebbe ceduto.

Eccomi, presente!

Non lo ritengo una pippa, non lo ritengo bollito, nemmeno un palo della luce. L'anno prossimo farà un bel campionato, migliore di quello appena trascorso.
Però... arriva il momento di cambiare.
La questione di fondo è un dato oggettivo, inconfutabile.

Ciò che è opinabile è la tempistica.
Per me, era questo l'anno giusto, con un contratto in scadenza tra un anno, i suoi capricci, la reperibilità di un sostituto giovane e di livello internazionale (Huntelaar), con alle spalle il prezioso Iaquinta. Lo so, è il miglior bomber straniero nella storia della Juve, ma non cambia di una virgola il discorso. Che si fa, ce lo teniamo fino a quando non avrà l'osteoporosi?

Il discorso, però, rimane più o meno lo stesso pure quando si parla di giocatori normali.

Scusatemi se non terrei Zalayeta per i due gol rispettivamente contro il Barcellona e il Real risalenti al Mesozoico calcistico. Che importa se per il resto il suo contributo è stato molto limitato, è buono, simpatico, silenzioso e non sporca.

Perdonatemi anche se spero nella mancata conferma di Birindelli, autore di un gol da favola contro il Deportivo La Coruna nel Neozoico (sempre calcisticamente parlando, eh) e del cross poi trasformato in rete da Zazà contro il Barcellona. Chi se ne frega se il 99% dei cross (dalla trequarti!) siano finiti a Pinerolo anzichè sulla testa del centravanti, se gli avversari in B pregavano che DD lo schierasse titolare, se molti tifosi hanno fatto crollare chiese dagl insulti constatando che, quando non era in campo dall'inizio, con far scientifico Deschamps lo inseriva al 20° della ripresa per Zebina. Bazzecole, quisquiglie. In fondo, non fa casino nello spogliatoio, aiuta le vecchiette ad attraversare e fa beneficenza.
Agli avversari.
Scusate, non ho resistito.
Ok, ora datemi pure dell'ingrato.
Così mi faccio una grassa risata.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io in perfetto stile juve accompagnerei Zazzà con la macchina in autostrada e andando velocissimo in curva lo lancerei fuori, come i cani randagi eheheheheh :)
Questo fa capire quanto gli voglio bene.



P.S. Il mio non è assolutamente razzismo, se c'era un italiano con le sue stesse caratteristiche gli avrei riservato lo stesso trattamento.

Per quanto riguarda Birindelli lo farei diventare un insulso dirigente, giusto perché è rimasto tanti anni.

Anonimo ha detto...

You write very well.