giovedì 12 luglio 2007

No Genoa, no(n) parti

Quanti bambini iniziano a rincorrere un pallone sognando di vestire un giorno la maglia della Juve? Tanti, tantissimi.
Inversamente proporzionale è il numero di coloro che riescono ad indossare realmente la casacca bianconera più ambita (le partitelle con gli amici non contano).

Avere 20 anni e vestire quella magica maglietta dovrebbe essere un qualcosa di unico, un'emozione indescrivibile.

Dovrebbe.

Domenico Criscito, uno dei giovani più promettenti del nostro calcio, ha candidamente ammesso che
"Per me è la stessa co­sa: Juve o Genoa, nessun problema".
E' giovane, lo si perdona, però non sa quello che dice.
Nessuno dubita del suo radicato rapporto con tifoseria e città, ma la Juve, caro Criscito, è unica.
Il ragazzo gode della fiducia del tecnico, chiaramente il posto non è garantito, ma nulla gli è precluso, a maggior ragione se non dovesse arrivare un ulteriore centrale da affiancare ad Andrade.
A sentire il timido ed imbarazzato Almiron e la sicurezza ostentata dal giovane scugnizzo sembra quasi che l'imberbe giovane che non ha ancora esordito in A sia il 27enne argentino.
L'ex Empoli ha dimostrato di avere una massiccia dose di umiltà, che, forse, difetta un po' in Criscito.
Nessuno, nè ora, nè mai, gli garantirà il posto in bianconero. Si adegui.
Anche durante la scorsa stagione, sembrava non entusiasta dall'ipotesi di tornare a vestire la nostra maglia. Meglio Genova, la sua Genova, dove ha vissuto e giocato per alcuni anni prima di trasferirsi nella Primavera juventina, periodo breve (2 anni) ma intenso e vincente.
Pur di essere al suo posto, certi coetanei farebbero a cazzotti.
Arriva lui, con un entusiasmo alla Paro, e ci dice che, ma sì, Juve o Genoa, è la stessa cosa.
Allenarsi con Rubinho, Juric e Adailton oppure assieme a Buffon, Nedved e Del Piero non è proprio proprio uguale.
Vuole giocare? Bene, dimostri di valere la Juve, a quel punto avrà lo spazio che merita.
Prenda esempio, tra gli altri, proprio da Almiron, dalla sua timidezza ed impaccio.
Un po' di sana 'umiltè' fa sempre comodo, ma soprattutto, un pochetto di entusiasmo per un'avventura del genere non farebbe male.
E' questa la prova del 9 per Mimmo.
Niente Genoa, quello è passato, ora, e in futuro, c'è la Juve.
Fateglielo capire, in fretta possibilmente, sperando che un giorno, affrontando la sua ex squadra, non sia colto da una forma di 'Baggite' acuta.

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