giovedì 27 settembre 2007

Juve a forza 4

La Juve liquida con un perentorio 4-0 la pratica Reggina e rimane in scia di Inter e Roma, ora appaiate in testa alla classifica.
Ranieri stravolge la squadra che ha bloccato i giallorossi, attingendo a piene mani dalla panchina. Il clan dei napoletani, formato da Criscito, Molinaro, Nocerino e Palladino, è in campo al gran completo dal 1° minuto. L'attesa è tutta per Tiago, fin qui oggetto misterioso, schierato come vertice avanzato del rombo di centrocampo, nel ruolo che fu di Del Piero domenica pomeriggio. L'emergenza difensiva costringe il tecnico a rispolverare ancora Birindelli, mentre Salihamidzic sostituisce l'appannato Nedved. La sorpresa è in attacco, dove, a fianco di 'Roberto Bolle', gioca Trezeguet, costretto a sostituire l'infortunato Iaquinta.
Sin dal 3° minuto, quando Legrottaglie su calcio piazzato incorna a due passi dall'ottimo Campagnolo, si capisce come andrà la partita.
La Reggina conferma tutti i suoi limiti, debole in difesa ed evanescente in avanti, e Buffon è spettatore non pagante, riuscendo, per la prima volta, a mantenere inviolata la propria porta.
Dopo 5 minuti pure Tiago si accorge di essere in formazione e verticalizza benissimo per Palladino che non controlla. Primo lampo di classe da agosto a questa parte per lo strombazzato acquisto.
Se il primo tempo si chiude sullo 0-0, i colpevoli sono Campagnolo, protagonista di un esaltante duello con Trezeguet, e l'assistente De Santis, che annulla un gol regolarissimo dello stesso David.
Già Palladino, croce (soprattutto) e delizia (ogni tanto) del pubblico bianconero. Appare più grintoso del solito, ed è tutto dire, fa pure da sponda a Trezeguet (36°, fermato dal portiere reggino) e regala qualche numero, ma il gol non basta per raddrizzare una prestazione sufficiente, nulla più.
Il monologo del primo tempo riesce solamente a risvegliare fantasmi assopiti dopo la mezza impresa di Roma, ma gli unici ectoplasmi in campo sono gli avanti calabresi. Solo Amoruso, al 42°, tenta la soluzione dalla distanza, ma per Buffon è un gioco da ragazzi. Questa rimarrà l'unica occasione, si fa per dire, degli uomini di Ficcadenti in tutta la partita. Sarà mica un caso che il più incisivo tra gli amaranto sia stato il portiere e i peggiori tutti gli altri (a parte l'islandese)?
Il secondo tempo inizia sotto una buona stella, quella di Legrottaglie, che insacca di destro alle spalle dell'incolpevole Campagnolo dopo una finta di Criscito.
Passano appena due minuti, è ancora calcio d'angolo, è ancora gol; stavolta porta la firma di Salihamidzic, bravo nello sfruttare, con l'opportunismo del centravanti, la svirgolata di Trezeguet.
Siamo al 50°, l'incubo della beffa è già stato ricacciato indietro.
La Reggina si espone al contropiede, e viene infilata prima da Trezeguet (e sono 101!) servito da un lancio col contagiri di Zanetti, altrimenti un po' in ombra e come spesso avviene ammonito, e da Palladino poi su verticalizzazione perfetta di Nocerino. Per l'attaccante napoletano è sin troppo facile infilarsi nella difesa di burro degli amaranto, controllare e battere il portiere.
Più che una partita di campionato, sembra quasi un allenamento, c'è spazio persino per Olivera, mentre Del Piero e Nedved se ne stanno tranquilli in panchina.
Ingiudicabili i difensori, eleganti e sicuri nei disimpegni ma poco sollecitati. I cambi di Ficcadenti (Montiel e Cozza) non sortiscono alcun effetto, stavolta il miracolo appare davvero difficile, nonostante non ci sia il fardello della penalizzazione.
Se Nocerino si conferma frizzante, propositivo ed abile in ambedue le fasi e Trezeguet si muove più del solito dimostrandosi in palla, il portoghese Tiago si segnala per una splendida gocata verso Palladino, una buona intuizione per Trezeguet ed un doppio uno-due ancora con la punta napoletana. Ha giocato 90 minuti, quindi è davvero troppo poco. Meglio del solito, non che ci volesse molto, ma i suoi standard sono bel altri. E' ancora troppo lento con il pallone tra i piedi, non può permettersi più di due tocchi e deve pure migliorare negli inserimenti senza palla. Scolari, CT del Portogallo, ha detto di lui: "Non da mai meno del 70% e più del 90%". Al momento, confermo la seconda parte, non la prima, visto che, dopo una ventina di minuti incoraggianti, scompare rapidamente dai radar.
Il tempo degli esperimenti è durato lo spazio di una sera, il derby e l'attesissima sfida di Firenze sono appuntamenti da non fallire, per sperare di raggiungere la testa della classifica, sfruttando anche lo scontro diretto tra le due capoliste in programma sabato.
Guai a farsi ingannare da una vittoria in carrozza come questa, gli avversari veri sono altri, e ci attendono al varco per punirci alla prima mezza incertezza.
Pure stavolta, il fato ci 'regala' un infortunio: vittima Buffon, costretto a chiedere il cambio, ma le sue condizioni non preoccupano in vista del derby. Si parla di un semplice accavallamento di un nervo, per mettere ko Gigi ci vuole ben altro. Si spera.

LE PAGELLE:
Buffon ng - Si segnala solo al momento dell'uscita per infortunio (Belardi ng - Non rischia di incassare il gol dell'ex).
Birindelli 6 - Anonimo, ma non fa danni.
Legrottaglie 6.5 - Prestazione senza sbavature impreziosita dal gol.
Criscito 6.5 - La serata è tranquilla, e lui ne approfitta per mostrare alla platea le sue doti tecniche non indifferenti con alcuni apprezzabili disimpegni.
Molinaro 6.5 - Un po' troppo arruffone, spinge molto, i suoi limiti difensivi restano nascosti contro il nulla calabrese.
NOCERINO 7 - Inesauribile, la palla per il Palla è una perla.
Zanetti 6 - Si fa ammonire, e non è una novità. Il lancio per il 3-0 lo fa uscire dall'anonimato.
Salihamidzic 6.5 - Vivace, segna il gol che chiude il match (Olivera ng - Prova a combinare qualcosa, non va).
Tiago 6 - Venti minuti promettenti, per il resto piuttosto anonimo. Non basta.
Palladino 6 - A corrente alternata, ha qualche buono spunto ma per giocare titolare nella Juve ci vuole ben altro.
Trezeguet 6.5 - Solo un grande Campagnolo e un pessimo De Santis (il guardalinee) gli negano la gioia del gol nel primo tempo. Si rifà nella ripresa, 6° centro in 5 gare, come l'ex gemello Ibra.

Ranieri 6.5 - Voto al coraggio, rischia e viene ripagato. Va in panchina con tuta e scarpette bullonate. Operaio come la sua Juve.

Reggina: Campagnolo 7, Lanzaro 5, Stadsgaard 4.5, Aronica 5.5, Modesto 5.5; Barreto 5 (Tognozzi 5.5), Cascione 5.5,
Hallfredsson 6.5; Joelson 5 (Cozza 5), Amoruso 5.5, Ceravolo 5 (Montiel 5.5).

Arbitro, Celi 6 - Ingannato da De Santis nell'occasione del gol annullato a Trezeguet.ù
Assistenti, De Santis 5, Lanciani 6.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sarei un pò più generoso con i voti...