domenica 16 settembre 2007

Gli avversari: Udinese

Probabile formazione (3-4-3): Chimenti, Coda, Zapata, Felipe; Mesto, D'Agostino, Inler, Dossena; Quagliarella, Asamoah, Di Natale.
(Handanovic, Ferronetti, Lukovic, Sivok, Eremenko, Paolucci, Pepe).
All.: Marino.

Impegno casalingo per la Juventus contro l'Udinese di Marino.
Tecnico spregiudicato, fa del gioco offensivo un credo insopprimibile, anche dopo la clamorosa batosta interna subita dal Napoli di Lavezzi.
Dopo aver proposto il 4-3-3 nelle prime due uscite ufficiali, l'ex condottiero del Catania passa al 3-4-3 (5-4-1 in fase difensiva) con l'inserimento di Felipe al posto di Sivok.
Tra i pali dovrebbe essere confermato Chimenti, l'ex di turno, nonostante gli errori commessi contro Inter e Napoli. La presenza, in difesa, di 3 giovani sconsiglia d'altronde l'utilizzo del comunque promettente Handanovic.
Davanti al pelato estremo difensore, Marino schiererà con tutta probabilità Coda, Zapata e Felipe. Il più esperto, il brasiliano, appena 23enne. Ha recuperato dall'infortunio che lo ha tenuto ai box, ed è pronto ad affiancare Zapata, che lo ha sostituito ormai come oggetto del desiderio delle grandi, Juve compresa. Un reparto del genere non garantisce certo sonni tranquilli al povero 'Zucchina', pronto per un pomeriggio di fuoco contro Del Piero e compagni.
L'avanzamento a centrocampo di Mesto e Dossena, unitamente alla conferma del tridente, restringe a due i posti in mezzo al campo. Assenti i titolari Obodo e Pinzi, dovrebbe toccare all'eterno incompiuto D'Agostino e al turco Inler, prelevato dallo Zurigo. Classico colpo alla Pozzo, insomma, pronti a valorizzarlo per poi rivenderlo a peso d'oro.
I pericoli arriveranno soprattutto dal tridente offensivo. Quagliarella, Asamoah, Di Natale, Floro Flores, Paolucci e Pepe costituiscono uno degli attacchi migliori e più completi di tutta la A. La scelta dovrebbe ricadere sui primi 3, con Floro pronto ad entrare a partita in corsa per far valere la propria fantasia.
Rientra così, dopo l'entusiasmante doppietta in terra d'Ucraina, il 'ribelle' Di Natale. La principale attrazione della partita sarà la sua sfida a distanza con Del Piero. Attenzione anche agli altri 2, in grado di mettere in difficoltà la difesa bianconera sfruttando la loro velocità.
Stavolta le palle alte non dovrebbero costituire un grosso problema, nonostante la presenza di un eccellente crossatore come Mesto. Il gioco degli uomini di Marino è fatto di scambi veloci palla a terra, e non potrebbe essere altrimenti con un attacco del genere.
Peccato per Paolucci, uno dei migliori prodotti del vivaio bianconero costretto alla panchina. Non era meglio tenerlo, a questo punto?
Intanto, però, è meglio pensare alla partita, perchè questa Udinese si configura come squadra da trasferta, con i singoli giusti là davanti per mettere in difficoltà qualsiasi squadra, anche alla luce delle difficoltà difensiva della Juve, implementate dalla presenza di Birindelli.

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