sabato 15 settembre 2007

Rearview mirror

Hai problemi d'insonnia? Lascia perdere i sonniferi, goditi comodamente seduto in poltrona Lazio - Empoli, entro la fine del primo tempo Morfeo (non quello del Parma) ti cullerà tra le sue braccia. Rischi di essere svegliato da qualche "Makinwa!" o "Tare!" pronunciato da Caressa, ma se sei fortunato hai il sonno assicurato per tutta la nottata. Per sicurezza, però, togli il volume, e l'effetto cloroformio è assicurato. Più efficace di una conferenza stampa congiunta di Paro, Pirlo e Zoff, o di un'intervista a Lotito.
Mai una partita di calcio aveva causato fenomeni di narcolessia collettiva. Grazie all'indomito Gigi Cagni, anche questa barriera è stata abbattuta.
Secondo il baffuto tecnico dell'Empoli, tali Simone Del Nero, ex riserva del Brescia, e Mourad Meghni, scarto del Bologna con un importante futuro alle spalle, sono meritevoli di un'asfissiante marcatura ad uomo, operata da Marchisio.
I due si marcherebbero da soli, Claudio è l'elemento di maggior qualità nel centrocampo empolese, ma questi sono dettagli.
Come l'abulia laziale, che consiglierebbe una maggior intraprendenza, vanificata dal passo cadenzato di Vannucchi e dall'isolamento forzato del povero Saudati, stretto nella morsa di Cribari e Stendardo.
L'Empoli gioca con il freno a mano tirato e lo specchietto retrovisore, l'esordiente Muslera sentitamente ringrazia.
Giovinco entra ad un quarto d'ora dalla fine, posizionandosi alle spalle dello stesso Saudati prima, e di Volpato poi. Un'istantanea significativa: riceve la sfera alle spalle di Ledesma, controlla, corre palla al piede verso la porta, conversione verso il centro, stecca clamorosa dell'argentino, che viene solo ammonito.
Lampo di classe, ma Cagni evidentemente preferisce la nebbia, più rassicurante.
Inutile sottolineare come, in un modulo del genere, Sebastian possa giocare solo alle spalle del centravanti. Lì, però, c'è Vannucchi, un monumento ad Empoli, una statua oggi in campo.
Nel dopopartita, l'allenatore sottolinea, su imbeccata del puntuale intervistatore, come Giovinco abbia giocato due match nel corso della settimana. I brevilinei recuperano piuttosto rapidamente, ma anche questi sono particolari.
Rinunciare a giocare, pensare solo a difendersi, ora che il torneo aziendale è finito, può portare alla retrocessione. Ecco, questi non sono particolari, possono davvero essere cacchi amari.
Dedicato a quelli che "Giovinco ad Empoli giocherà sempre".

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