lunedì 24 settembre 2007

Chi è causa del suo mal pianga se stesso

"Mi chiamo Jerda, e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda". Così parlò Jules Winnfield (Samuel L. Jackson) in "Pulp Fiction", capolavoro del geniale Quentin Tarantino.
Una frase del genere potrebbe benissimo essere rivolta al duo comico ma nemmeno tanto Blanc - Secco, rei di non aver operato un ultimo, fondamentale, sforzo ad agosto per accaparrarsi un altro centrale difensivo.
Un tesoretto di circa 20 milioni in cassa, la palese carenza di alternative, i dubbi sulla coppia titolare Andrade - Criscito, vuoi per motivi fisici (il primo), vuoi per l'inesperienza (il secondo), sembravano motivi sufficienti per completare il reparto. Invece, nisba.
Le perplessità sono confermate sin dall'esordio con il Livorno, dove i nostri soffrono la fisicità di Rossini. Brutto segno in vista di impegni ben più gravosi. Le conferme non tardano ad arrivare, tanto che Buffon non è mai riuscito a mantenere la porta inviolata. 6 gol in 4 partite, avendo tra i pali il miglior portiere del mondo, è un bottino allarmante.
Per la serie "Piove sul bagnato", a Roma arriva la mazzata: al 52° minuto, per intercettare un tiro di Perrotta, il ginocchio sinistro di Jorge Andrade subisce una torsione innaturale ed il tendine rotuleo cede, così pare almeno. Se la prima diagnosi fosse confermata, si tratterebbe dello stesso infortunio occorsogli il 5 marzo 2006 al medesimo arto, e che lo costrinse a saltare i Mondiali.
Le parole di Ranieri a fine partita non lasciano molto spazio alle interpretazioni, e dunque la stagione del portoghese è destinata a chiudersi qui. Vista la recidività dell'infortunio, potrebbe rischiare la carriera. La stessa cosa accadde a Ronaldo, a più stretto giro d'orologio, e prima di rimettere piede in campo dovette aspettare un annetto.
Il quadro, a questo punto, è disarmante. Una natura morta.
"Non può piovere per sempre", diceva il Corvo (Brandon Lee). Vero, si spera, ma sino a gennaio sono previsti acquazzoni localizzati nella zona di Buffon. Un po' come la nuvoletta di Fantozzi, degna appendice di una fantozziana - tafazziana dirigenza.
Volenti o nolenti, il portoghese era il punto fermo davanti a Buffon. A suo fianco, ha solitamente agito Criscito, a disagio contro avversari prestanti, tanto da venir sostituito nell'intervallo in due occasioni, ieri e a Cagliari. Così facendo, Ranieri rischia di bruciarlo, sarebbe stato meglio operare l'inversione con Chiellini, ridicolizzato in Sardegna dallo scatenato Foggia.
Proprio l'invenzione di Giorgio centrale fu una delle pochissime note positive del periodo Deschamps. Sulla fascia, dopo lo straripante esordio contro il nulla del Livorno, ha patito giocatori veloci di gambe e dal baricentro basso. Riproporlo in una posizione dove, in B, ha patito il Serafini di turno può essere un suicidio, ma, in tempi di vacche anoressiche, pure la soluzione migliore.
Dicevamo di Criscito. Senso dell'anticipo e della posizione, non gli mancano tanto i centrimetri quanto i chili. Gli ci vorrebbe una settimana di lavoro intensivo con Ventrone, poi possiamo pure presentarlo al campionato italiano di body building. Una costante: l'avversario fa perno sul corpo di Mimmo e, facendo valere una maggior prestanza, lo aggira con facilità. Sulla fascia spingerebbe ovviamente meno di un caterpillar come Chiellini, ma ha la tecnica per regalare cross invitanti a Trezeguet. Senza dimenticare Molinaro.
A questi discorsi, validi indipendentemente dal crack di Andrade, si aggiunge la scelta del centrale di destra.
Da scartare l'ipotesi dell'inquietante coppia centrale Criscito - Chiellini, due mancini, di cui il primo presenta il già citato handicap fisico, mentre il secondo è un terzino adattato.
Restano in piedi le candidature di Boumsong, Grygera, Legrottaglie e Zebina. Non quella di Birindelli, che si ribalta come accade al giocatore ogni qual volta viene puntato.
I due francesi sono out, Bum Bum per infortunio (ne avrà per 2 mesi), l'altro è squalificato ancora per 2 turni.
Il pugliese è uno specialista del ruolo. Non che la cosa tranquillizzi, viste le sue frequenti disattenzioni, ma tant'è, questo passa il convento. Che Dio ce la mandi buona, e lo guidi sulla retta via.
L'ipotesi migliore resta però l'accentramento di Grygera. Ranieri l'aveva provato centrale in estate nel corso della tournee inglese, salvo proporlo sulla destra al Trofeo Berlusconi. E' un terzino di posizione, apprezzabile crossatore nelle rare incursioni nella metà campo avversaria. AI centro ha disputato buone stagioni in Olanda con l'Ajax. E' tristemente la miglior soluzione possibile.
Sulla destra, in attesa del rientro del pazzo Zebina, può agire Salihamidzic. Se non altro, in quel ruolo, a ranghi presto compatti, c'è persino abbondanza, ma è solo un contentino vista la penuria di centrali affidabili.
Sino a gennaio, avanti con Salihamidzic (Zebina) - Grygera - Chiellini (Criscito) - Criscito (Chiellini). Pensare di affrontare l'Inter con questa difesa provoca un po' d'inquietudine.
I dirigenti dovrebbero farsi un esame di coscienza, perchè, oltre alla sfortuna, la colpa di questa situazione è loro. Spendere 10 milioni per un giocatore reduce da un infortunio gravissimo e a rischio ricaduta, senza intervenire sul parco alternativo, è stato imperdonabile.
Il braccino corto mostrato in estate dovrà necessariamente venir meno a gennaio, perchè gli interlocutori, consapevoli delle nostre necessità ed essendo in corso i vari campionati, ci faranno svenare. A questo punto, però, non se ne può davvero fare a meno.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

1 commento:

Anonimo ha detto...

secondo me ce la possiamo fare benissimo con questa rosa...