martedì 9 ottobre 2007

Italiano, portiere, meglio cambi mestiere

Le attenzioni erano tutte per Dida.
Dopo la figuraccia di Glasgow, persino la sua conferma come titolare era in dubbio.
Ancelotti lo ha riproposto, e il brasiliano, contro la Lazio, lo ha ripagato con una prestazione positiva. Incassato senza colpe il gol di Mauri, il portiere rossonero è riuscito persino a bloccaree qualche pallone.
Dovrebbe essere l'ABC del mestiere, ma le sue ultime uscite a vuoto, metaforicamente e non, invitano a concentrarsi persino su particolari un tempo poco significativi.
La categoria ha comunque rimediato una magra figura, a causa della disastrosa prova del più giovane collega, l'uruguaiano Fernando Muslera.
Lotito, rimasto troppo a lungo impelagato nell'affare Carrizo, si è vantato di aver strappato il portierino ad una folta concorrenza, comprendente anche alcuni club prestigiosi, probabilmente inglesi. Fosse vero, sarebbe l'ennesima conferma della miopia dei dirigenti della perfida Albione in tema di estremi difensori.
Passare da un mostro sacro come Peruzzi a questo ragazzino, uscito dall'Olimpico con lo zainetto sulle spalle come un liceale qualsiasi, è come rimpiazzare Platini con Magrin (sigh).
Della serata romana del 7 ottobre 2007, di Muslera si ricordano: la gita fuori porta in occasione del gol di Ambrosini, il rigore provocato su Gilardino con la complicità di Mauri, i due palloni, mittenti Kakà e il redivivo puntero biellese, infilatisi tra le sue gambe. A questo, bisognerebbe aggiungere un altro penalty, prima concesso poi revocato dall'incerto Morganti, ma è come sparare sulla Croce Rossa.
Sorge spontanea una domanda: per pescare uno così bisognava spingere sino in Uruguay?
Quello della Lazio non è un caso isolato.
Delle grandi, la sola Juve affida la porta ad un italiano, Buffon, mica uno qualsiasi.
In una scena di "Eccezziunale veramente capitolo secondo... me", Donato/Abatantuono insiste per schierare l'ucraino Shevchenko in porta e il verdeoro Dida in avanti, come tradizione vorrebbe. Visto il rendimento dei due, chissà che un cambiamento non giovi...
Scherzi a parte, il mondo va davvero alla rovescia, le consuetudini sono ribaltate, l'impossibile diventa possibile. Capità così che Inter, Milan e Roma si affidino ai brasiliani Julio Cesar, Dida e Doni. A loro si affianca il Genoa con Rubinho.
La Fiorentina punta sull'ottimo Frey, francese ma italiano di formazione.
Ad Udinese Handanovic ha scalzato Chimenti. L'inverso è avvenuto a Catania, dove all'argentino Bizzarri, ex enfant prodige, viene ultimamente preferito Ciro Polito, una carriera spesa tra B e, soprattutto, C.
Il caso limite è quello del Siena, dove il greco Elefterophoulos ha tolto il posto all'austriaco Manninger. Effetti della globalizzazione.
Succede persino di trovare un portiere canadese (Forsyth, Atalanta), costato ai bergamaschi l'eliminazione in Coppa Italia. E ce ne sono altri...
Dietro Buffon, insomma, il vuoto.
Ritiratosi Peruzzi, invecchiato Toldo, Amelia, prigioniero di Spinelli a Livorno, resta un buon portiere, nulla più, così come Abbiati, emigrato in Spagna per fare la riserva di Leo Franco. In campo contro il Barcellona, ha regalato con una topica clamorosa il vantaggio ai blaugrana. Sempre nella Liga giocano Storari (Levante), Sorrentino (Recreativo Huelva) e De Sanctis (Betis). In Inghilterra troviamo Cudicini, ormai bandiera del Chelsea, uno dei pochi sopravvissuti all'arrivo di Abramovich. Tra gli altri, ricordiamo il Roma monegasco, Pelizzoli moscovita e lo 'svizzero' Razzetti.
La Nazionale è lo specchio di questa situazione in costante peggioramente, novità assoluta e scomoda per il nostro calcio. Attualmente, il terzo portiere degli azzurri è Curci. Il romanista, lanciato giovanissimo ma presto confinato in panchina, è premiato oltre i propri meriti e potenzialità.
Viviano, mezzi fisici straordinari e grande reattività, è in B, al Brescia, come l'Under 21 Consigli, la cui riserva Sirigu milita addirittura in C1, nella pur nobile decaduta Cremonese.
Molti portieri militanti nella massima seria sono stagionati, da Ballotta a Fontana passando per Bucci e Iezzo. Il ricambio non c'è stato, i giovani vengono importati dall'estero.
Vedendo gli errori, pardon, orrori di Muslera, si capisce come qualcosa non quadri.

Nessun commento: