martedì 9 ottobre 2007

Muslera resuscita il Milan

7 giornate, e salta la prima panchina.
E', come prevedibile, Orsi a fare le valigie, pagando così il pessimo andamento del Livorno. D'altronde, non essendo possibile 'esonerare' i vari Rossini, Tavano e Tristan, a rimetterci è sempre l'allenatore, soprattutto con Spinelli.
La sconfitta contro il redivivo Catania del pedator pentito Baldini (1-0, gol di Sardo) costringe i labronici a rimanere all'ultimo posto solitario in classifica.
Il Siena, infatti, saluta i cugini toscani e risale, grazie alla netta vittoria per 3-0 nel derby con l'Empoli. L'espulsione di Adani cambia la partita: rigore trasformato da Maccarone e superiorità numerica sfruttata dagli ottimi Galloppa e Locatelli.
Rimanendo nella terra di Dante, la Fiorentina agguanta la Juve grazie ad un'ingenuità di Legrottaglie che causa il rigore trasformato da Mutu; il vantaggio bianconero era stato firmato da Iaquinta a metà primo tempo. L'arbitro Rizzoli, con la gentile collaborazione del guardalinee Stocchi, ne combina di cotte e di crude.
Il personaggio della domenica è, però, suo malgrado, il portierino della Lazio Fernando Muslera, classe 1986, strappato, così dice Lotito, alla concorrenza di grandi club. Sul gol di Ambrosini staziona ai limiti dell'area piccola e viene scavalcato, provoca il rigore dell'1-2 (prima era stato graziato per un intervento simile) e si fa passare il pallone tra le gambe prima da Kakà, poi dal rinato Gilardino, che fa addirittura doppietta per il clamoroso 1-5 finale.
Sull'altra sponda del Tevere si torna a sorridere. Parma è terra di conquista, la doppietta di Totti, inframezzata dal gol di Mancini, decide un match viziato dall'espulsione di Corradi per doppia ammonizione dopo appena 27 minuti.
Discorso simile per il Torino. Prima vittoria per gli uomini di Novellino contro la Samp, allenata per 5 anni dall'ex calciatore del Milan, il cui pupillo, Volpi, si vede sventolare il rosso per una manata a Rubin. L'unico gol della partita è opera di Corini, mentre agli ospiti non basta Cassano (un palo per lui).
Continua il momento d'oro del Genoa, vittorioso sul Cagliari con un perentorio 2-0. Borriello, ancora lui, e Sculli, fanno risalire in classifica il grifone dopo una pessima partenza.
Chi non se la passa bene è il Palermo. Prima la clamorosa eliminazione in Uefa per mano dei cechi del Mlaba Bolesnav, poi il pareggio interno contro la Reggina, riacciuffata al 94° dal solito Amauri. Di Nick Amoruso il momentaneo vantaggio, anch'esso nel recupero (91°).
Pareggiano anche Atalanta e Udinese. In occasione del centenario della Dea bergamasca, Dondarini regala un rigore che Zampagna si infrange sulla traversa. L'ottimo Handanovic fa il resto.
Nell'altro anticipo, l'Inter si impone per 2-1 sul Napoli. La doppietta di Cruz, imbeccato da un Ibrahimovic in gran spolvero, porta avanti gli Onesti. La rete di Sosa serve solo per salvare l'onore.
Grazie al pareggio di Firenze, i punti di vantaggio dei 'campioni in carica' sulle seconde (Juve e Roma) sono 3. C'è odore di fuga.

Classifica:
Inter 17
JUVENTUS, Roma 14
Fiorentina 13
Genoa 12
Udinese, Palermo 11
Milan, Atalanta, Napoli 10
Catania 9
Sampdoria 8
Cagliari, Torino, Lazio 7
Siena, Parma 6
Empoli 5
Reggina 4
Livorno 2

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