giovedì 31 maggio 2007

Juve Smells Like Teen Spirit

"Load up on guns..."
Ci hanno sparato, ferito, ma non ucciso. Giornata dopo giornata, abbiamo armato i fucili, caricato le armi. Ogni gol, ogni vittoria, un colpo inferto a chi ci ha voluto affossare.
"...and bring your friends..."
14 milioni di tifosi e simpatizzanti. Fedeli, irriducibili. Dal "Bernabeu" di Madrid, al "Matusa" di Frosinone". Questo è amore, questa è la Juve.

"...it's fun to lose and to pretend..."
La sconfitta fortifica, così come i momenti di difficoltà. Ce ne sono stati quest'anno, e li abbiamo superati brillantemente, coronando la rincorsa con la A messa in cassaforte in anticipo. In futuro, quando, magari, ricordando gli affanni di Mantova, ci faremo una risata, ripensando al fatto che, almeno per molti, la B ha avuto, se non altro, l'effetto benevolo di renderci meno pretenziosi e presuntuosi.
"...she's over board and self assured..."
Arcistufa di polemiche, veleni, accuse infamanti, campagne antibianconere prezzolate da media livorosi. Tutto questo non finirà, mai, perchè stiamo parlando della Juve. Sicura di sè, perchè la storia non si cancella, ma non altezzosa. In campo, e questa stagione non ha fatto altro che rinforzare la tendenza, si vince con il sudore, non con i nomi e il palmares.
"... oh no, I know a dirty word..."
Serie B. Uno spettro, un'ombra lontana. Una brutta parola, un pensiero che mai in passato ha sfiorato gli amanti della Vecchia Signora. All'improvviso, una realtà scomoda. Un incubo, finalmente, finito.
"...Hello, hello how low?
Hello, hello how low?
Hello, hello how low?
Hello, hello, hello!..."
Molto giù. Nel baratro della B. "Caronte" Deschamps ci ha guidato per le torbide acque dei campi di periferia, facendoci risalire la corrente, sino a tornare nell'Olimpo dei Grandi del calcio.
"...With the lights out, it's less dangerous

Here we are now, entertain us

I feel stupid and contagious
Here we are now, entertain us..."
Calano le luci del grande calcio, si riparte dal basso. Rimini, Vicenza, Frosinone, Arezzo. Sembrava una formalità. Invece, niente divertimento, ma sudore. Sono state 40 battaglie, finora. Abbiamo vinto la guerra, onore ai combattenti.
"...A mulatto

An albino

A mosquito..."

I fotogrammi di una stagione.
Il primo, Boumsong, l'unico acquisto della nuova dirigenza, richiesto dall'(ex) tecnico. Degno erede del peggior Ivano Bonetti all'inizio, si è poi, grazie all'impegno e ad un'intelligenza non comune tra i calciatori, ripreso, almeno parzialmente. Senza il suo mentore, il suo futuro è avvolto nel dubbio. Un po' come quello della nostra Juve.
L'albino, Nedved, il cavallo che galoppa sulla fascia, sinistra, destra, centro. Furia cavallo del west? No, Furia Ceca.
Giovinco, la zanzara fastidiosa (chiedere al Bologna), peccato che sia stata centellinata con eccessiva parsimonia. Il futuro, però, passa anche per il fisico minuto e i piedi di questo mini-artista del futbol bailado.
"...My libido
Yay! Hey! Hey!
..."
Liberazione. Siamo in A. Grazie ragazzi, gioite, sfogatevi, ve lo meritate, dopo tutto.
"...I'm worse at what I do best
And for this gift I feel blessed..."
Dedicato a Drive Red e ai suoi compagni di merende (e in passato di CDA, siamo il paese del conflitto d'interessi. Il peggiore nell'affondare la Juve, la cosa che gli è riuscita meglio. Il peggiore perchè ci ha tolto uno scudetto vinto sul campo, senza intercettazioni che potessero delegittimarlo. Senza parole. Ce ne sarebbero, ma sono un signore, le tengo per me.
"...
Our little group has always been
And always will until the end..."
Il piccolo rimanda alla combriccola di facinorosi anti-Juventini che ci vogliono male. Piccolo gruppo rispetto al mare di 14 milioni di cuori palpitanti per l'ultracentenaria, ma sempre bellissima, Signora del calcio italiano. Esisterete sempre, ma le vostre voci si spegneranno subito, le nostre grida rieccheggeranno per l'eternità.
"...
And I forget just why I taste..."
Questo è ciò che vorrebbero coloro che si sono affrettati, e continuano nell'opera di rinnovamento, dimenticando 109 anni di storia, e rinnegando soprattutto gli ultimi 12, fantastici, anni. Io non ci sto. Non dimentico, non rinnego. Do you understand, Cobolli?
"...Oh yeah, I guess it makes me smile..."
Smile. Sorriso. Cosa ci sarai ma da sorridere. Non siamo diventati simpatici quest'anno, mai lo saremo. Supponi male, non fa sorridere. Do you understand, Lapo?
"...I found it hard, it was hard to find..."
Era difficile da trovare. Qualcuno che non ci difendesse adeguatamente dalle ondate di fango gettate addosso da stampa e affini in questi mesi. L'abbiamo trovato, quel qualcuno. Do you understand, Cobolli? Parole, parole, parole. Inutili, persino fastidiose quando (pratimcante sempre) non suffragate dai fatti. Meritiamo qualcuno che sia disposto a mettere faccia, a tirar fuori gli attributi per la Juve. Do you understand, Elkann?
"...Oh well, whatever, nevermind..."

Non è facile non preoccuparsi, impossibile fregarsene. Programmi nebulosi, voci, spifferi, dirigenti inesperti, strategia comunicativa degna del Borgorosso F.C. (senza offesa, almeno Sordi faceva ridere tutti, Cobolli non suscita tale sentimento negli Juventini), niente allenatore. E allora, che fare? Sforzarsi di vivere con serenità questi momenti difficili, per evitare di rovinarsi il fegato preventivamente. Forza ragazzi, abbattiamo le divisioni, tutti uniti, tutti cavalieri, o samurai se preferite, a fianco della Vecchia Signora.
"...A denial !!"
Un rifiuto. Quello di credere che tutto sia finito il 31 agosto 2006. La Juve non finirà mai, chi non l'ha capito se ne accorgerà presto. Minaccia? Avvertimento? La realtà.

Grazie a Kurt per averci regalato un capolavoro, grazie a quei ragazzi che il 1° novembre 1897 ci hanno regalato un sogno.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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