sabato 19 maggio 2007

Sentimentalismi

Non sono un sentimentale. Quando si parla di Juve, ciò che per me è norma nella vita viene meno. Cavolo, mi sto rendendo conto di adorare, uno per uno, tutti gli eroi della promozione. Scontata sì sulla carta, ma sudata dai nostri sul campo. Persino Paro, che ho difeso ad inizio stagione e poi ho contestato duramente nel prosieguo (questo perchè non sono uno che attacca a prescindere, ma valuto attentamente ciò che vedo) mi mancherà, un po'. Lo ritengo un giocatore mediocre, ad inizio anno ha sfruttato un ottima condizione e un migliore approccio psicologico rispetto ai compagni, ma nel complesso non va oltre il compitino. Non da Juve in A, insomma. Ciònonostante, grazie di tutto. Non ho vissuto lunghi periodi di magra (la Juve di Maifredi nemmeno me la ricordo, ero troppo piccolo), ma ora capisco chi dice di essersi affezionato a giocatori piuttosto scarsi. Facile amare i campioni e i grandi gregari (Conte, Di Livio, Torricelli, come non adorarli?), meno i calciatori senza particolare nerbo per indossare la maglia. Magia della maglia bianconera.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Gli uomini passano, la Juve resta. La magia di questa maglia è unica. Come dice Omar: non lo puoi capire se non ci sei nato.

pinturicchio_87 ha detto...

Verissimo che gli uomini passano, e la Juve resta. Ciò non toglie che ci si affezioni un po' a tutti, almeno questo è ciò che accade a me.

Anonimo ha detto...

beh, in fondo questa è la magia della juve...