sabato 26 gennaio 2008

Acquisti a scoppio ritardato

Il tempo scorre inesorabile, l'attesa monta, ma tutto tace. Questo, due pennellate e via, lo schizzo del mercato bianconero. Se le operazioni di smaltimento rifiuti sembravano procedere con celerità, addirittura eccessiva nel caso di Criscito, emerge prepotentemente ora lo scoglio dell'irreperibilità di sostituti all'altezza, ora quello della mancata collimazione tra offerte e volontà dei partenti.
Ad un passo dal rimpatrio, si arena l'affare Boumsong. Il Lione era riuscito a far breccia nel cuore del prode Bum Bum, in passato restio ad accettare declassamenti, economici e tecnici. I pluricampioni francesi, oltre a costiture un approdo di prestigio, rappresentano l'ideale ciambella di salvataggio per il difensore avente ancora velleità di blues. Di primo acchito, constata la proficua cooperazione delle parti, la reazione di Secco dev'esser stata sulla falsariga di quella del deputato Nino Strano alla caduta del governo Prodi: spumante e, al posto della mortadella, un più sabaudo gianduiotto. Purtroppo, sufficienza e sfortuna costituiscono un ostacolo insormontabile, e l'intempestiva cessione di Criscito, rapito dalle pulsioni ormonali, prima, ed il crack di Chiellini poi, rendono ineluttabile la caccia ai saldi. Incassato il rifiuto dell'Aston Villa, deciso a procrastinare l'inevitabile, leggasi l'addio di Mellberg, le altre piste battute partoriscono il medesimo risultato. Miglior fortuna sembra abbia avuto solo l'approccio con Stendardo, roccioso mastino in rotta con Delio Rossi.
Nel frattempo, a Lione si sono adirati per l'improvviso dietrofront bianconero, e l'intenzione pare quella di tagliare i ponti con Torino, bye bye Jean Alain, ed in fondo trattasi di pericolo scampato, ma questo lo avrebbero scoperto solo vivendo. Il ragazzo, però, sembra averla presa maluccio, diciamo, e minaccia ritorsioni fisiche (
«Se torno è solo per met­tere le mani addosso a qual­che dirigente», avrebbe annunciato al proprio procuratore). La zuccata finita alle spalle di Toldo non cancella gli impacci patiti in cadetteria contro Castillo e Ricchiuti. Effetti collaterali: immaginarselo arrancare all'inseguimento di Quagliarella e Tavano, senza scomodare il Cyrano svedese o Totti, può causare palpitazioni e svenimenti in soggetti a rischio. Bum Bum batte il cuore, aridatece l'efebico Mimmo Criscito.
Le disgrazie viaggiano sempre in coppia, separarle è difficile, ma Secco c'è riuscito. Almiron fa scalo nel Principato, il diritto di riscatto in mano ai monegaschi consente di pregustare il dolce calice dell'addio.
Che fare del gemello Tiago? Sembrava ad un passo dalla resa, anche meno dal Tottenham. L'Inghilterra, però, gli garba poco, Spagna is better, Atletico Madrid is better. Caselle lo aspetta, purchè la destinazione sia gradita ai piani alti di Corso Ferraris. I colchoneros lo vogliono, ma difettano in convinzione ed emulamenti. Sissoko, impegnato in Coppa d'Africa, attende impaziente una telefonata da Torino, per lasciarsi alle spalle l'incubo Reds, gli screzi con Benitez, le panchine. Il maliano, conosciuto ai più come 'quello che prende le traverse', vista l'incessante riproposizione mediatica di due frammenti che lo vedono, un po' Paperino, un po' Calimero, centrare due legni da fuori, è la risposta giovane e sana a Vieira. Giraffone dal passo cadenzato e all'apparenza sgraziato, con una naturale predisposizione al fallo, rischia di collezionare gialli e rossi, che mal si combinano con il bianconero di moggiana memoria, ma nel post-Farsopoli sono la norma. Una volta disciplinato, sgrezzato e contestualizzato, si potrà fieramente asserire di aver tesserato un campioncino.
La soluzione ai mali di stagione sembra siano gli 'acquisti a scoppio ritardato', dal Sissoko di rientro a metà febbraio allo Stendardo fermato per tre giornate in campionato. La nuova tipologia d'acquisto, e ancor più la grottesca figura rimediata con il Lione per Boumsong, è indice d'improvvisazione e leggerezza. Passi per l'africano, approcciato già in estate prima di scappare a gambe levate di fronte all'esorbitante valutazione (versione I), a problemi di vista (versione II), oppure in seguito alla bocciatura di Ranieri (versione III), alla disperata ricerca di piedi buoni. Passi pure per il gigante biancoceleste, eleggibile a breve solo in Coppa Italia, ma questo passa il convento; i vari Barzagli, Felipe e Zapata sono frutti proibiti a metà del guado. Inconcepibile la vicenda Boumsong, la parola rimangiata, il tentativo di tamponare l'emorragia di difensori con un quasi-ex.
A completare l'SOS difesa ci pensa Buffon, che salterà l'imminente trasferta di Livorno causa perduranti dolori alla schiena. Si parla di ernia, di assenza prolungata, di Mirante e di Pagliuca. Sarebbe la ciliegina su una torta tornita di sfortuna e scelte infelici. Nemmeno Guido Rossi avrebbe osato tanto.

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