martedì 7 agosto 2007

In Criscito costante

Ai tempi della Primavera fungeva da spalla alla stella della squadra, quell'Andrea Masiello che è approdato con un anno di anticipo al calcio dei 'prof'.
Due anni dopo, quest'ultimo gli ha fatto da riserva a Genoa.
Il tempo ha svelato l'arcano. Il vero talento è Domenico Criscito.
Nocerino, altro appartenente al clan juventino-napoletano, ha rivelato di chiamarlo 'il vecchio', per la calma olimpica con cui affronta gli impegni. Persino a Wembley, con l'azzurro dell'Under, sembrava che per Mimmo fosse una partita qualsiasi, non un appuntamento con la storia.
Il ritorno a Torino non è stato facile, l'inizio in salita.
Le sue parole ("Genoa o Juve per me è lo stesso") non hanno certo infiammato i cuori dei tifosi bianconeri, ma acceso focolai di polemiche sull'atteggiamento del ragazzo.
Più che napoletano, sembra un algido nordico, anche nell'aspetto fisico, essendo biondo con gli occhi azzurri.
Quello che pare distacco fuori dal campo si trasforma in freddezza al suo interno.
L'eleganza nei movimenti e l'ottima tecnica di base ricordano il primo Maldini.
Come il Paolo nazionale, può giostrare sia al centro della difesa che a sinistra.
Il ruolo costituisce il principale interrogativo attorno all'immediato futuro del ragazzo.
Come lo utilizzerà Ranieri?
Le indicazioni fin qui ricavate sono ambigue come il cantante dei Tokio Hotel, essendo stato provato in entrambi le posizioni.
La difesa ha palesato difficoltà sui palloni alte, e una pezza la potrebbe mettere l'acquisto del perticone Meira, inseguito ormai da mesi.
Il colpo di testa non è il punto di forza di Domenico, che dovrà inoltre lavorare su un potenziamento fisico per reggere l'urto con gli attaccanti della A.
Sulla fascia il problema si avverte di meno.
Ha una falcata più elegante ma meno esplosiva rispetto a Chiellini, essendo un terzino di posizione arriva meno sul fondo, garantendo un maggior equilibrio alla squadra, si fa preferire nell'uno contro uno, sia in difesa che in offesa, e i piedi educati gli consentono cross più precisi. Deve acquisire maggior consapevolezza nelle proprie possibilità e confidenza con il ruolo, condizioni essenziali per vederlo correre su e giù per la fascia.
In mezzo, fa valere un notevole tempismo negli interventi, senso della posizione e velocità, senza dimenticare la capacità di far ripartire l'azione dal suo sinistro.
Con la Primavera, come già detto, giocava al centro, nel Genoa era il centrale di sinistra nella difesa a 3, provato anche come fluidificante di sinistra nel 3-4-3 di Gasperini.
Ranieri prenderà una decisione anche in funzione delle esigenze di squadra, pur riservandosi magari di interscambiarlo con Chiellini se necessario.
Parere personale, meglio in mezzo, ma anche migliore di Chiellini a sinistra.
L'importante è comunque che giochi, perchè il futuro, almeno per lui, è oggi.

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