martedì 28 agosto 2007

Creep

Non solo Materazzi.
Un altro protagonista annunciato della supersfida tra Italia e Francia sarà costretto a dare forfait.
Raymond Domenech, CT dei transalpini, è stato squalificato dalla UEFA per un turno, e pagherà una multa di 6000 euro, a seguito delle accuse lanciate al calcio italiano, poi parzialmente ritrattate.
Personaggio discutibile, di lui si dice che per fare le formazioni si serva dell'oroscopo.
Trezeguet non lo sopporta, come lui buona parte dell'opinione pubblica.
Diciamolo, un gatto attaccato ai maroni è più simpatico di lui.
Mancini no, ora non esageriamo.
Le frasi sconnesse, pronunciate da un uomo sull'orlo di una crisi di nervi che vive su un filo pronto a spezzarsi al primo pesante insuccesso, hanno adirato Tardelli, generando un clamoroso effetto domino nel tifo bianconero, d'accordo con l'ex membro del CDA come mai era accaduto prima. A parte quando si dimise, of course.
Un applauso a Platini, che ha dato seguito alle promesse, fatto inusuale ai piani alti.
Il presidente della FIFA aveva garantito pugno di ferro, e la UEFA ha seguito i dettami del nuovo capo del calcio.
Certo, la multa poteva e doveva essere più pesante, ma il principio è stato applicato, se non altro.
Ora, però, l'ultimo passo.
Le Roi, facci un favore.
Squalifica pure Donadoni.
Motivo? Qualsiasi, l'importante è che se ne stia alla larga da San Siro l'8 settembre.
L'Italia, con lui diventata Italietta e messa alle corde dalla modesta Ungheria, è già decimata di suo, ci manca solo il CT con i suoi aborti calcistici. Ultimi esempi, Aquilani e Pirlo insieme nel centrocampo a 3, con conseguente sbilanciamento della squadra che espone il fianco al contropiede avversario e Del Piero esterno d'attacco a portar la croce.
Barzagli titolare basta e avanza, i brividi sono assicurati in quantità industriale.
Non riuscendo, da italiano, a desiderare un flop italiano pur di vedere Donadoni allontanato in malo modo, l'unica speranza è un regalo dall'alto, nel senso di poteri forti.
Certamente, il tecnico è nell'occhio del ciclone e, come il collega d'oltralpe, è inviso a molti.
A favore di Domenech, se non altro, propende il risultato ottenuto ai Mondiali 2006, mentre l'ex ala milanista è arrivato sulla panchina azzurra fresco di esonero dal Livorno di Spinelli, per quanto discutibile.
Per quanto sgradevoli e assolutamente ingiustificate, le accuse del tecnico più ciglia munito del pianeta, se lette nell'ottica giusta, trovano purtroppo riscontro. Non ci sono partite comprate, nemmeno da Moggi, che se ne dica, ma il nepotismo e le amicizie trovano terreno fertile in un terreno affatto bonificato l'estate scorsa. Donadoni e Casiraghi ne sono la conferma.
Non c'è aria di ribaltone, sconsigliabile al momento anche per l'assenza di alternative percorribili (Capello e Lippi sono in altre faccende affaccendati e non paiono interessati).
A questo punto, che la UEFA sia con noi.

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